Raso, Saia e Acquisto, rispettivamente segretari provinciali dei sindacati agrigentini di Cgil, Cisl e Uil, fanno sapere che “nei giorni scorsi si è tenuto in Prefettura l’incontro tra l’Italcementi, le Categorie sindacali e le Rappresentanze Aziendali.
“Tale incontro, si legge, è stato violentemente disturbato da chi si ostina ad anteporre narcisiticamente la propria vanità e le ragioni di una sigla sindacale che non ha nessuna rappresentanza, ma che ha anche poche idee e, peraltro, confuse. Non è più tempo né di demagogia facile, non e’ possibile perdere ancora tempo”.
“I lavoratori in scadenza di ammortizzatori sociali, scrivono i tre sindacalisti, registrano amaramente come l’Azienda, che pure si era impegnata a farlo, non ha messo in campo nessuna azione che abbia avuto l’effetto di rioccuparli né a Porto Empedocle, né in altri Stabilimenti. I Lavoratori fuori dal processo produttivo non sono tranquilli e per le notizie che circolano sulla volontà dei nuovi proprietari della Italcementi, anche chi è rimasto all’interno del ciclo produttivo comincia ad avere qualche preoccupazione”.
Dunque Cgil, Cisl e Uil si interrogano su cosa vuol fare ITALCEMENTI a Porto Empedocle.
Per i sindacati, “l’imperativo è rilanciare l’area industriale di Porto Empedocle, anche attraverso gli investimenti di Industry 4.0.
Intanto, l’incontro è stato rinviato il 21 Novembre in sede Confindustria.