La nuova comunicazione in diretta televisiva del presidente del Consiglio Conte ha sicuramente acceso un nuovo campanello d’allarme. Il nuovo provvedimento restrittivo disposto dal Governo ci ha confermato che la situazione nel Paese non è tranquilla e, aggiungerei, nemmeno sotto controllo. C’è bisogno di chiudere tutto. Evidentemente le chiusure parziali non sono bastate a frenare l’espandersi del contagio. Bisogna fermare tutto. Non bisogna davvero uscire di casa. Nessuno! Soltanto la spesa e… aggiungiamo, in alcuni casi possiamo anche farcela portare a casa. La pandemia potrebbe avere effetti devastanti e letali per tutto il Paese per questo bisogna che tutti ci convinciamo che dobbiamo stare a casa per la nostra salute ma anche per quello di tutti. Siamo responsabili di quello che può succedere da ora in poi.
Mi chiedo soltanto se può bastare un messaggio in tv per raggiungere e convincere tutta la popolazione. Penso al sindaco di Messina che con gli altoparlanti invitava i suoi concittadini a rimanere a casa. Penso alle forze di Polizia, tutte, che debbono fermare la gente per stroncare il fenomeno dei furbetti o degli incoscienti che girano tranquillamente per le strade. Politici e amministratori, ma anche medici e preti devono lanciare slogan e messaggi invitando la gente a rimanere a casa. Ma bisogna agire anche nelle comunità straniere, nei centri Sprar. I provvedimenti restrittivi non hanno valore se non vengono conosciuti e spiegati.
Adesso preghiere e speranza: «Se saremo tutti a rispettare le regole, usciremo più in fretta dall’emergenza. Il Paese ha bisogno della responsabilità di 60 milioni di italiani che ogni giorno compiono sacrifici. Ciascuno si sta giovando dei propri e degli altrui sacrifici. Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore e correre più veloci domani».
Da giorni anche noi ad Agrigento abbiamo lanciato slogan #ioresto casa