Sono 214 i casi di agrigentini o persone residenti in provincia di Agrigento, dall’1 luglio al 10 ottobre, nella seconda ondata di contagi da Covid-19. Nella quasi totalità dei contagi si tratta di persone tornate dalle vacanze, partecipanti ai matrimoni e feste private, frequentatori della movida. Sono anziani, ma ci sono anche tanti giovani e alcuni bambini.
Così distribuiti: 63 a Sciacca (tre morti: una donna e un uomo, e positivo il tampone effettuato post mortem su un anziano); 24 ad Aragona; 21 a Licata; 21 ad Agrigento; 12 a Canicattì; 11 a Cattolica Eraclea; 9 a Ravanusa; 8 a Grotte; 7 a Porto Empedocle; 6 a Santa Margherita Belice; 5 a Palma di Montechiaro; 5 a Menfi; 5 a Favara; 4 a Ribera; 2 a Castrofilippo; 2 a Burgio; 2 a Sambuca di Sicilia; 1 Naro; 1 a Santa Elisabetta; 1 a San Giovanni Gemini; 1 a Raffadali; 1 a Racalmuto; e 1 a San Biagio Platani; 1 Cianciana.
Di questi 85 risultano guariti. Nel conteggio dei contagiati ci sono anche i 10 soggetti che hanno contratto il virus a Lampedusa (dipende dall’Asp di Palermo), e 9 sono sanitari del Poliambulatorio, due soccorritori dell’ambulanza, un tecnico di laboratorio, sempre in servizio al Poliambulatorio, e un operaio dell’aeroporto. A Sciacca tra i contagiati anche 3 medici.
E dall’inizio dell’emergenza sono 700 i migranti sbarcati sulle coste agrigentine, quasi tutti a Lampedusa, risultati positivi al Covid, dopo essere stati sottoposti al tampone, poi trasferiti su navi quarantena, e centri di accoglienza.
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