Si intensificano i controlli alle stazioni ferroviarie e dei bus in tutta la Sicilia, dopo il secondo esodo da Milano Garibaldi di molta gente del sud che per la secondo volta consecutiva dopo la notte dell’8 marzo, parte dalle stazioni del nord per tornare a casa.
“Abbiamo bloccato tutti i treni notturni per contenere la diffusione dell’epidemia di coronavirus” annuncia il Ministero delle Infrastrutture all’indomani del decreto relativo “alla riduzione dei treni ordinari a lunga percorrenza“, firmato ieri dalla ministra delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli e dal ministro della Salute, Speranza.
“Da questa sera, stop ai treni notturni. L’emergenza coronavirus – comunica il ministero dei Traporti – ferma anche questo tipo di collegamento, ovvero quello dei treni a lunga percorrenza e che da anni collegano il sud, il centro Italia al Nord Italia. Parliamo dei treni Intercity Notte da Lecce a Milano; da Lecce a Torino; da Reggio Calabria a Torino; da Roma a Siracusa; da Siracusa a Milano.
“Questa misura resa è stata resa necessaria dall’esigenza di contrastare e contenere l’emergenza sanitaria da Coronavirus e a tutela dei viaggiatori e dei dipendenti delle imprese ferroviarie”, si legge sul sito del MIT.
Eppure nonostante i solleciti dei giorni scorsi intimati dalla Regione Sicilia al Governo sull’intensificare i controlli alle partenza, in molti questa notte hanno ripreso i treni dal Nord per ritornare al Sud.
Treni arrivati già nelle prime ore del pomeriggio e bloccati da carabinieri, polizia, guardia di Finanza e guardie forestali inviate dallo stesso governatore della Sicilia Nello Musumeci, in concerto con la Prefettura per intensificare i controlli sugli arrivi in terraferma e via mare.
Ogni passeggero è stato sottoposto a controlli, con misurazione della temperatura corporea tramite termoscanner, certificazione della sua provenienza e delle motivazioni di rientro. Questi dati serviranno a stilare la lista delle persone rientrate da altre regioni o dall’estero, e che come imposto da decreto, saranno obbligate a comunicare tale circostanza al Comune, all’Asp competente per territorio, nonché al proprio medico, con obbligo di quarantena domiciliare per due settimane, con divieto di contatti sociali, spostamento e viaggi.
Dopo i controlli sui treni arrivati oggi da Milano e Roma, è stata la volta dei controlli alle navi in arrivo sulle coste siciliane. Fra queste quelle al porto di Messina. In un un controllo effettuato sugli imbarcaderi si registra al momento un caso sospetto con febbre, immediatamente portato in Ospedale.