Diversi sindaci agrigentini, dei comuni ad alta densità di emigrazione, sono preoccupati per l’arrivo di tanti concittadini per la stagione estiva, e temono una ripresa dei contagi. Sono attese 30mila persone in tutto l’Agrigentino. Prevale la linea della cautela e prudenza, in attesa dell’arrivo di tanti emigrati all’Estero, che tra luglio e agosto ripopolano diversi centri della provincia. A Favara e Raffadali le amministrazioni stanno lanciando registri, e test per controllare chi viene da fuori.
In quest’ultimo comune, ad esempio, chiunque rientri deve segnalarlo attraverso un modulo da scaricare sul sito entro 48 ore dal rientro, per effettuare in seguito un test sierologico. Saranno gli uffici comunali a chiedere il test sierologico se lo ritengono opportuno, in base alla zona di provenienza o alla professione svolta.
La via dei test è quella più percorsa dai piccoli centri. Anche a Joppolo Giancaxio c’è un registro di tutte le persone che verranno da fuori, cui verrà data la possibilità di sottoporsi ai test sierologici, mentre ad Alessandria della Rocca consigliano i test sierologici per chi arriva da fuori, e soprattutto gli emigrati dovrebbero informare la polizia Municipale del loro arrivo.
L’altro giorno un uomo di cinquanta anni rientrato con la moglie dalla Svizzera, paese in cui lavora, è risultato positivo dopo essersi trasferito nella sua casa al mare di San Leone. Un nuovo positivo ad Agrigento venuto da fuori Il sindaco Firetto predica prudenza: “Non smetto di raccomandare l’osservanza delle misure ben note anticontagio. Evitiamo gli assembramenti”, dice il primo cittadino.
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