Aumentano le richieste dei detenuti siciliani accusati di mafia che chiedono i domiciliari per motivi di salute per “rischio Covid19”. Sono un centinaio i soggetti accusati di mafia e droga che chiedono di poter uscire dal carcere.
Istanze che adesso sono al vaglio di varie Autorità giudiziarie: alcuni detenuti sono infatti in attesa di giudizio. Il nome più rilevante nella lista di chi ha fatto domanda è al momento quello di Gaetano Riina, il fratello del capo dei capi di Cosa nostra, che è detenuto a Torino.
Ha 87 anni ed è gravemente ammalato. A preoccupare i pm è soprattutto il ritorno dei mafiosi nelle loro città. A Palermo è tornato ai domiciliari Giuseppe Sansone, imprenditore arrestato nell’estate scorsa perché ritenuto uno degli anelli della nuova riorganizzazione mafiosa.
E anche Francesco Bonura, che era al 41 bis. Stesso reparto dove era recluso Vincenzo Di Piazza, il capomafia di Casteltermini: adesso è ai domiciliari nella sua abitazione in provincia di Agrigento.
Come rivelato domenica da giornale La Repubblica sono 376 i mafiosi e i trafficanti di droga che hanno lasciato il carcere per motivi di salute legati all’emergenza Covid.
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