Venerdì pomeriggio scorso, presso l’ex chiesa di San Pietro in via San Francesco, si è svolto un incontro-confronto sul tema “Professionisti del turismo per la valorizzazione del territorio e dei beni culturali”. L’evento, completamente organizzato dal Dipartimento regionale delle professioni, è stato introdotto e moderato dall’avvocato Paola Antinoro, Responsabile regionale del dipartimento professioni di Fratelli d’Italia. Tra gli illustri intervenuti, figurano gli onorevoli Manlio Messina, Giusi Savarino, Gianluca Caramanna, Marta Schifone e Giuseppe Milazzo, insieme ai presidenti regionali di, Conflavoro Giuseppe Pullara, Confprofessioni Daniele Virgilio e Coopculture Massimiliano Lombardo. Per Confcommercio è intervenuto il presidente provinciale di Federalberghi Francesco Picarella.
CONVEGNO SUL TURISMO AD AGRIGENTO: PULLARA: “ESPORTIAMO IL BRAND SICILIA PER FARE RIENTRARE I NOSTRI GIOVANI”
“Dobbiamo esportare il nostro turismo all’estero, ovvero le nostre bellezze, le nostre eccellenze, la cultura. Può sembrare un controsenso, ma è così per attrarre sempre più visitatori. Le nostre imprese devono fungere da ambasciatrici nel mondo”. Così il segretario regionale di Conflavoro Giuseppe Pullara, intervenendo al convegno “Professionisti del turismo per la valorizzazione del territorio e dei beni culturali”, organizzato da Fratelli d’Italia e svoltosi ieri pomeriggio ad Agrigento.
Alla presenza di numerosi esponenti politici anche con ruoli di governo a livello regionale, oltre che di altre associazioni di categoria, il segretario Pullara ha evidenziato come “la Sicilia debba primeggiare nelle classifiche delle mete turistiche principali, alla luce del proprio straordinario patrimonio culturale, storico, naturalistico. Dobbiamo sostenere gli artigiani, destagionalizzare l’offerta turistica, puntare sul co-branding, tra prodotti, produttori e territorio d’origine. Fare rientrare in Sicilia i 190 mila giovani emigrati deve essere una priorità. Conflavoro – ha concluso Giuseppe Pullara – è pronta con la propria progettualità e concretezza”.
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