Il prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo, ha riunito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, alla presenza dei vertici delle forze dell’ordine e delle associazioni di categoria, ma anche del procuratore della Repubblica presso il tribunale di Agrigento, per affrontare l’escalation di atti intimidatori nelle campagne agrigentine. Decine i danneggiamenti di vigneti, colture e alberi di ulivo e mandorlo registrati quest’anno. Un fenomeno che ha generato un forte allarme sociale tra imprenditori e cittadini.
Nel corso dell’incontro, è stato tracciato un quadro aggiornato della situazione, alla luce delle segnalazioni pervenute e degli episodi recenti registrati, alcune dei quali con modalità tali da fare ipotizzare la matrice ritorsiva o intimidatoria degli atti. È stata, inoltre, valutata l’incidenza del fenomeno sul tessuto economico-produttivo locale e sul senso di sicurezza percepito dagli operatori del settore.
Il prefetto Caccamo, ha pertanto disposto il rafforzamento delle attività di prevenzione e controllo del territorio, con il coinvolgimento delle Forze di polizia, al fine di prevenire nuovi episodi e favorire l’accertamento delle responsabilità. È stata, altresì, condivisa la necessità di promuovere un più intenso raccordo informativo tra i produttori agricoli e le Forze dell’ordine, al fine di agevolare la tempestiva denuncia di situazioni sospette o anomale.
Il Prefetto, infine, ha ribadito l’impegno dello Stato nel tutelare il lavoro degli agricoltori, patrimonio fondamentale dell’economia agrigentina, assicurando la massima attenzione e determinazione nell’affrontare il fenomeno.
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