Non avrebbe potuto avvicinarsi ai genitori e al nonno. Doveva stare, in base al divieto di avvicinamento firmato a suo carico, ad una distanza di almeno 500 metri. E questo perché, in passato, il ventenne canicattinese si era reso protagonista di continue vessazioni e maltrattamenti.
Il giovane avrebbe chiesto in continuazione soldi ai propri familiari per comprare la droga, e ad ogni rifiuto, sarebbe ricorso a ripetuti maltrattamenti. Ecco perché, dopo la denuncia dei familiari, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento aveva firmato il divieto di avvicinamento.
Divieto che nella giornata di ieri, il ventenne ha violato. E’ stato trovato infatti sotto casa della madre. Per questo motivo è stato arrestato dai poliziotti del Commissariato di Canicattì, e posto ai domiciliari. Naturalmente in una abitazione diversa da quella dei familiari.