Di Diego Acquisto
Ed il pizzico di leggera ironia sotteso nel titolo, non vuole rispondere a un vezzo giornalistico di andare controcorrente, ma a talune coincidenze e situazioni, forse magari solo occasionali, ma drammaticamente successe e reali a Favara, su cui non ci sembra fuori luogo se non proprio riflettere, almeno non sorvolare.
Perché questa IX edizione della festa della legalità è stata segnata anzitutto, proprio alla vigilia, dal tristissimo episodio delle scritte blasfeme di una volgarità abissale , comparse anzitutto proprio sul Palazzo di Città, oltre che in altri luoghi non del tutto secondari.
E poi, sempre alla vigilia, due barbari assassini che hanno avuto come vittime due incensurati imprenditori favaresi, Giuseppe Matina e Rino Sorce, i cui funerali, proprio ieri sono stati celebrati in due Parrocchie limitrofe di Favara, per il primo nella Chiesa della Beata Vergine Maria Mediatrice di tutte le Grazie e per il secondo nella Chiesa di S. Vito.
Due padri di famiglia assassinati in due luoghi diversi ed assai distanti, ricordati nella preghiera con due funerali celebrati allo stesso orario, con enorme concorso di popolo, mentre altrove, in altra parte della città, come da programma, proseguivano regolarmente i festeggiamenti alla legalità.
Nella giornata di ieri, in mattinata, presso l’aula magna dell’Istituto Magistrale “M.L.King” la segreteria regionale “dell’Associazione LIBERA” ha intrattenuto con successo i giovani sul tema, “A lezione di Bellezza e Libertà con Peppino Impastato”. Mentre, sempre ieri nel pomeriggio si è tenuto un Forum – dibattito su “Legalità è Giustizia” presso il chiostro del Convento san Francesco, con Gregorio Porcaro, coordinatore regionale di “Libera, Don Giuseppe Livatino, arciprete di Raffadali, il Dott. Giancarlo Caruso, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, sottosezione distrettuale di Agrigento.
Attivissimo ed impegnato organizzatore di vari momenti in questa Settimana della Legalità, e soprattutto di questo Forum, Carmelo Vitello, Ministro dell’OFS (Ordine francescano secolare), nonché segretario del locale Partito Democratico favarese, il quale , a più riprese, richiamandosi alla DSC, tiene giustamente a sottolineare che la legalità non è fine a se stessa, ma mezzo indispensabile per il bene comune e per un equilibrato traguardo di giustizia sociale.
Naturalmente il duplice e contemporaneo ruolo di Carmelo Vitello, non può non far pensare come nel recente passato proprio a Favara, un certo collateralismo politico veniva aspramente condannato, mentre adesso viene da tutti pacificamente accettato….anzi, al di là delle formali controindicazioni giuridiche, dalle varie autorità ecclesiastiche, se non proprio esaltato, almeno benevolmente tollerato, sicuramente come auspicabile incarnazione concreta di impegno di fede !
E dopo tanti momenti di dibattito, di preghiera e formativi, all’interno di scuole ed al Castello, grazie all’impegno costante e qualificato del dott. Gaetano Scorsone, che opera su mandato del CPC, domani 12 maggio è previsto alle 9,30 il raduno in piazza don Giustino.
Raduno a cui seguirà la sfilata che si concluderà, attraversando il corso principale, in piazza Cavour, davanti al palazzo di Città; dove , come gli anni passati, seppur in un clima socio-politico diverso, si ritroveranno tutte istituzioni sociali, politiche, militari ed ecclesiali della nostra città, che lanceranno dei positivi messaggi. Sicuramente non si leggeranno, come qualche anno fa, messaggi pubblici da parte di alcune forze politiche che con durezza parlavano di “legalità da praticare e non predicare, specie da “chi”, la legalità, la svilisce quotidianamente nelle istituzioni che rappresenta ”.
Diego Acquisto