CANICATTI’. Si è svolta oggi pomeriggio al Teatro Sociale di Canicattì la consegna del primo premio “Giudice Rosario Livatino” al miglior arbitro di calcio tra i giovani esordienti in serie A, istituito dall’Aia di Agrigento di cui è presidente il canicattinese Gero Drago. Il premio è andato ad Antonio Di Martino della sezione di Teramo. A consegnare il riconoscimento è stato il presidente nazionale dell’Aia, Marcello Nicchi. “Non conoscevo il giudice Livatino, ne avevo sentito parlare a scuola – ha detto Di Martino – ma da quando mi hanno detto che ho vinto il premio a lui dedicato ho fatto alcune ricerche ed ho potuto conoscere un uomo che ha dato la vita per i valori in cui credeva. Da giudice. Ed è diventato il mio esempio da imitare”.
A Canicattì, al teatro sociale, dove si è svolta la manifestazione, è arrivato il gotha del mondo arbitrale con il presidente regionale Antonio Cavarretta, il vice presidente Armando Salvaggio, e non solo. C’era anche il presidente regionale della Figc, Santino Lo Presti. Erano presenti anche Dario Caputo, Prefetto di Agrigento; Salvatore Cardinale, già Presidente Corte d’Appello di Caltanissetta; Mario Conte, consigliere della Corte d’Appello di Palermo e autore de “I dieci passi. Piccolo breviario sulla legalità”; Don Giuseppe Livatino, Postulatore della Causa di canonizzazione del Servo di Dio Rosario Livatino; Sandro Pappalardo, assessore regionale allo Sport. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con diverse realtà associative (tra cui Libera e l’Associazione Amici del Giudice Rosario Livatino) e patrocinata dall’assessorato allo Sport regionale e da diversi comuni della provincia agrigentina, ha voluto ricordare il giudice Livatino, esempio per le nostre generazioni e testimone credibile di giustizia ed etica. Il Sindaco Ettore Di Ventura e l’assessore alla Cultura Katia Farrauto hanno espresso grande compiacimento per questa iniziativa che promuove l’educazione allo sport. Prima della consegna del premio a Di Martino si è svolta una tavola rotonda dal titolo “Sport e legalità: un unico valore”. “Sono estremamente soddisfatto – dice il presidente egli arbitri agrigentini, Gero Drago – perché pian piano il mio programma elettorale va prendendo sempre più forma: tra i punti più importanti c’era l’istituzione del premio Livatino che premia l’arbitro più giovane esordiente in serie A ogni anno. L’obiettivo è quello di ricordare il giudice Rosario Livatino, esempio per le nostre generazioni e testimone credibile di giustizia ed etica. Questo premio in suo ricordo serve anche a ricordare che un arbitro di calcio deve avere e aspirare ai valori di trasparenza, imparzialità, giustizia e correttezza. Con quest’iniziativa si vuole rendere omaggio alla memoria di un giovane magistrato, testimone di valori come la giustizia, la trasparenza e la libertà, valori che gli arbitri sostengono con vigore e coerenza”.