Il sottoscritto Salvatore Sanvito presidente della squadra di calcio A.S.D. Casteltermini, domenica 10 febbraio c.a, dichiara di essere stato allontanato dal terreno di gioco dall’arbitro, a suo dire per contegno irriguardoso verso la sua persona e cosa molto più grave mi accusa di averlo ripetutamente spintonato lievemente,in poche parole mi accusa di avergli messo le mie mani addosso.
Questa è un’accusa falsa che posso dimostrare con testimoni e filmati. Oltretutto alla partita erano presenti i carabinieri della stazione di Casteltermini con ben cinque militari che hanno assistito a tutte le fasi dal mio allontanamento dal rettangolo di gioco e fino allo spazio dello spogliatoio è chiaro che se il sottoscritto avesse messo le mani addosso al direttore di gara i militari mi avrebbero fermato, nel momento che il direttore di gara mi invitava ad uscire.
Tutto questo è successo al 15’ del primo tempo perché io ho detto all’arbitro che la sua decisione di buttare fuori un nostro calciatore ( Avignone Calogero) dalla panchina era sbagliata perché il suddetto calciatore era li perché gli era stato permesso dal suo collaboratore e al mio proferire la frase dove dicevo che si dovevano accordare tra loro nel rispetto delle regole e andato in escandescenza, e cosi mi ha buttato fuori. Io ho semplicemente ribadito che non era giusto il suo comportamento e di chiarirmi chi avesse sbagliato tra i due, lui o il suo collaboratore.
Non intendo permettere a nessuno di infangare la mia persona con accuse false di questa gravità tanto più che erano presenti anche le forze dell’ordine che chiamerò a mia discolpa. Credo che se la mia parola non conti tanto quanto quella dell’arbitro, conterà la testimonianza dei carabinieri, preposti a difendere l’incolumità fisica ma anche la verità, dato che la mia indignazione dopo una settimana dall’accaduto è ancora più crescente.
Non è possibile che un arbitro si possa permettere di dichiarare la qualsiasi falsità facendosi forte della propria intoccabilità, perché sicuro di essere creduto per qualsiasi cosa scriva nel suo referto di gara.
Io ho deciso di ricorrere alla giustizia ordinaria, affinché tutti coloro, e non sono pochi, che ogni anno subiscono simili torti senza potersi difendere perché la giustizia sportiva dice che l’arbitro è la legge.
Da oggi devono essere consapevoli che esiste una possibilità in più per combattere il cosiddetto strapotere dei direttori di gara.
Il Presidente
Salvatore Sanvito