Gli studenti si uniscono alla commemorazione delle vittime delle Foibe e dell’Esodo giuliano-dalmata ad Agrigento, aprendo un dialogo di riconciliazione e memoria.
Agrigento, 10 Febbraio 2024 – In occasione del Giorno del Ricordo 2024, la città di Agrigento si è trasformata in un palcoscenico di memoria e riflessione, con gli studenti delle scuole superiori protagonisti di un commovente atto di testimonianza e solidarietà.
Numerosi giovani agrigentini si sono uniti agli occhiatai del dramma delle Foibe e dell’Esodo giuliano-dalmata, che hanno segnato profondamente le popolazioni di lingua italiana al termine della Seconda Guerra Mondiale. Tra le figure che hanno raccontato la propria esperienza, spicca la testimonianza toccante della Signora Rosa Vasile, novantenne che, a soli dodici anni, assistette al sequestro e alla scomparsa del padre, impiegato civile della Questura di Fiume. Il padre di Rosa, collaboratore del famoso Questore Palatucci, fu uno dei tanti che subirono la tragica sorte durante quel periodo oscuro.
Accanto a Rosa Vasile, altre voci si sono levate per ricordare quei giorni di terrore: il professor Domenico Svettini, originario di Rovigno, e i signori Vincenzo Giambrone e Francesco Travali, nipoti di vittime della violenza etnica. Grazie all’organizzazione della Prefettura di Agrigento, insieme all’Archivio di Stato, all’Ufficio Scolastico Provinciale, al Comune e alla Fondazione Teatro Pirandello, gli studenti hanno avuto l’opportunità di incontrare direttamente questi testimoni, aprendo un dialogo che si pone come segno di riconciliazione e memoria.
L’evento è stato preceduto dalla proiezione di filmati d’epoca e dalla visione della cerimonia in cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, insieme al Presidente Sloveno Borut Pahor, ha reso omaggio alle vittime delle Foibe. Questo gesto simbolico di unità e riconciliazione ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni del passato, sia tra popoli che all’interno della stessa comunità nazionale italiana.
Un momento particolarmente significativo è stato il racconto dei ragazzi della Consulta Scolastica Provinciale sulle loro ricerche presso l’Archivio Storico, che ha portato alla riscoperta di altre due vittime. La Prefettura sta già lavorando per garantire il riconoscimento e l’onorificenza a queste persone, in un gesto di giustizia e memoria.
L’evento è stato arricchito dall’esibizione dell’orchestra del Liceo Empedocle, che ha accompagnato musicalmente la lettura del brano “Magazzino 18” di Simone Cristicchi, recitato dall’attrice Lina Gueli. La partecipazione attiva e intensa dei giovani presenti ha reso tangibile l’importanza di tramandare la memoria storica e di impegnarsi per la costruzione di un futuro basato sulla pace e sulla comprensione reciproca.
In un momento in cui il mondo è ancora segnato da conflitti e divisioni, l’esempio di Agrigento ci ricorda l’importanza di guardare al passato per costruire un futuro migliore, basato sulla memoria, sulla verità e sulla riconciliazione.
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