Ieri, 19 Aprile, è stata celebrata la ricorrenza del 32° anniversario dell’uccisione dell’Appuntato dell’Arma dei Carabinieri Alfonso Principato, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, assassinato il 15 aprile 1985 a seguito di conflitto a fuoco occorso in servizio nel territorio di Racalmuto.
Per la circostanza, alle ore 10.00 – presso il cimitero “Bonamorone” di Agrigento – è stato deposto un mazzo di fiori sulla tomba del militare vittima del dovere, alla presenza dei familiari e delle autorità civili e militari provinciali, tra le quali il Prefetto di Agrigento (dott. Nicola Diomede), il Questore di Agrigento (dott. Mario Finocchiaro), il Comandante della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle (Cap. Fregata Filippo Maria Parisi), il Capo Centro D.I.A. di Agrigento (dott. Roberto Cilona).
Successivamente, è stata celebrata dal Cappellano Militare dell’Arma dei Carabinieri (Don Salvatore Falzone) una Santa Messa presso la Chiesa San Diego di Canicattì, alla quale hanno partecipato i congiunti del decorato, il fratello Giuseppe e le sorelle Concetta e Palma, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Agrigento (Col. Mario Mettifogo), rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Canicattì ed altre autorità civili e militari, nonché rappresentanze provinciali dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo.
All’Appuntato Alfonso Principato fu tributata la Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” con la seguente motivazione:
“Durante un servizio perlustrativo inseguiva tre malfattori che dopo aver consumato due rapine a mano armata, abbandonato il mezzo sul quale viaggiavano, cercavano di far perdere le proprie tracce con la fuga nei campi. Raggiunto, dopo reiterati conflitti a fuoco, uno dei rapinatori, mentre con determinazione e sprezzo del pericolo lo affrontava, veniva da questi mortalmente ferito. Fulgido esempio di elette virtù militari spinto fino al sacrificio della vita”.
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