Mercoledì 11 giugno, una delegazione del Comune di Comitini sarà ricevuta da Papa Leone XIV in Vaticano, nella Sala Paolo VI, durante la consueta udienza generale del mercoledì. Comitini è il primo paese siciliano a incontrare ufficialmente il nuovo Pontefice, Robert Francis Prevost .La data dell’incontro non è casuale: cade alla vigilia della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, istituita dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro e celebrata ogni 12 giugno per sensibilizzare l’opinione pubblica su una piaga che, ancora oggi, coinvolge milioni di bambini nel mondo, inclusa l’Italia e la Sicilia.Il sindaco di Comitini, Luigi Nigrelli, ha sottolineato: “Offriremo al Papa un tributo di gratitudine per il suo ministero, gli daremo l’abbraccio di tutta la Sicilia e ricorderemo i carusi che ad inizio del secolo scorso lavoravano come animali nelle miniere di zolfo”. L’incontro avviene alla vigilia della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Purtroppo si tratta di una piaga ancora presente in Italia e nella nostra regione così come attesta un recente studio della commissione antimafia dell’Ars.”Durante l’udienza, sarà consegnato al Papa un dossier redatto dalla Commissione Antimafia dell’Assemblea Regionale Siciliana, che documenta la persistenza dello sfruttamento minorile e della dispersione scolastica in Sicilia, con particolare riferimento alle aree periferiche e a rischio delle grandi città. Il dossier sarà accompagnato da una lettera del presidente dell’ARS, Gaetano Galvagno, a testimonianza dell’impegno delle istituzioni siciliane nella lotta contro questa piaga sociale.Uno dei momenti centrali della visita sarà la benedizione da parte di Papa Leone XIV di una tela realizzata dall’artista Francesca Cumella, che raffigura il martirio dei carusi. L’opera, dopo la benedizione, sarà esposta in una delle sale del Palazzo Bellacera di Comitini, che ospita anche il Museo del Tricolore. La tela, secondo la stessa artista, rappresenta una personale interpretazione di Ciaula, il giovane protagonista delle novelle pirandelliane a tema minerario, simbolo della sofferenza e della speranza dei bambini sfruttati nelle miniere di zolfo.La delegazione è composta, oltre che dal sindaco Nigrelli, dai sacerdoti Giuseppe Anello e Angelo Burgio, e dai membri del comitato scientifico istituito dal Comune: lo storico Nino Contino, il direttore della Biblioteca Benedetto Raneri, il funzionario comunale Salvatore Parello e il giornalista Alfonso Bugea. Il comitato è impegnato nella promozione della memoria storica locale, anche attraverso il progetto del Museo del Tricolore, che ricorda come a Comitini, nel 1859, venne issata per la prima volta in provincia di Agrigento la bandiera italiana, simbolo di unità e riscatto nazionale.
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