Grazie alla tecnologia oggi assistiamo spesso a una sovrapposizione delle arti: alcune tecniche e metodologie che prima appartenevano a un unico settore vengono oggi recuperate e proiettate in altri. Accade quando ci rechiamo in una mostra d’arte immersiva oppure quando a teatro lo spettacolo diventa interattivo, ma anche ogni volta che l’intrattenimento digitale prova a farci “entrare” dentro la scena.
Il mondo ludico, in particolare, ha spesso attinto elementi dal cinematografico, per presentarsi ai giocatori come vere e proprie opere d’arte. Questo è evidente soprattutto nella qualità grafica, poiché con l’animazione computerizzata l’effetto realistico della pellicola è facilmente raggiungibile.
Con la tecnica del motion capture si ricorre addirittura ad attori reali, riproducendo movimenti naturali e realistici. Videogiochi e settima arte non sono mai stati così vicini, considerando la cura maniacale per inquadrature, cambi di ambientazione ed espressioni dei personaggi. Persino il doppiaggio contribuisce a connotarne la personalità, proprio come veri attori sul set.
L’attenzione alla struttura narrativa è un altro punto in comune: trame complesse e articolate, degne di grandi opere cinematografiche, trovano nello storytelling videoludico un terreno ideale, dove scenari e percorsi cambiano in base alle azioni del giocatore. Tutto ciò permette al gioco di esprimersi con modalità uniche, valorizzando la sua componente interattiva.
Di fatto, la realizzazione di soggetti, sceneggiature e dialoghi, così come la scelta delle colonne sonore, segue ormai criteri simili a quelli del cinema. Effetti sonori specifici vengono inseriti per creare suspense, sollievo o tensione, rendendo l’esperienza immersiva e coinvolgente.
Senza questa contaminazione non avremmo avuto titoli come The Last of Us, Resident Evil o Final Fantasy, che devono gran parte del loro successo proprio alla forza della regia e alla qualità della recitazione digitale. E l’influenza del cinema non si limita ai giochi online tradizionali: le stesse logiche di inquadratura, illuminazione, montaggio in tempo reale e gestione dello spazio di scena vengono applicate ad altre forme di intrattenimento interattivo. Tra questi ci sono i casinò dal vivo, dove la regia coordina piani stretti sul tavolo di gioco, cambi di prospettiva e movimenti di camera, trasformando la partita in un vero show dal vivo e offrendo al giocatore la sensazione di trovarsi all’interno di uno studio televisivo.
Quando il cinema entra nei giochi, dunque, non si limita a condividere competenze audio-visive, ma contribuisce a creare emozioni e immersioni che un tempo erano riservate solo al grande schermo.
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