Rallentare, volersi bene, rifiorire: a Natale la bellezza diventa un rituale
Chiudere l’anno non significa soltanto voltare pagina. Significa fermarsi, rallentare, concedersi tempo. È da questa idea semplice e profonda che prende forma il racconto di Susy Capraro, anima e fondatrice dell’Istituto di Estetica Rigenerativa Nicù di Agrigento, un luogo che in due anni è diventato molto più di un centro estetico.
«Siamo nel clima delle feste – racconta – ed è anche il momento giusto per dedicarsi un po’ di più a sé stessi». Un tempo sospeso, quello natalizio, che invita a guardarsi allo specchio con maggiore attenzione, ma soprattutto con maggiore gentilezza.
Alla domanda su come “chiudere l’anno in bellezza”, Susy risponde senza esitazioni: partire dal viso, prendersene cura in modo consapevole, perché è lì che si riflette il nostro stato d’animo. Accanto ai trattamenti viso, molto richiesti in questo periodo, trovano spazio anche servizi pensati per valorizzare lo sguardo, come l’estensione delle ciglia, e quelli più classici ma sempre irrinunciabili, come la manicure e la pedicure, che accompagnano tutto l’anno ma a Natale diventano un piccolo rito.
C’è poi un altro grande protagonista delle festività: il massaggio. «In questo periodo lavoriamo molto con i massaggi – spiega – perché tutti, indistintamente, sentono il bisogno di fermarsi e rilassarsi. Spesso chi prova un massaggio qui in istituto decide poi di regalarlo, attraverso una gift card, a una persona cara». Un gesto semplice, che diventa cura condivisa.
Per Susy Capraro, però, la bellezza non è mai solo estetica. «Dietro ogni trattamento non c’è solo una tecnica, ma un vero e proprio rituale. Noi non curiamo, non siamo medici, ma possiamo far stare bene. E questo riguarda il corpo, la mente, l’anima». È una visione olistica del benessere, che mette al centro la persona prima ancora del risultato.
Nel suo racconto emerge con forza anche un messaggio rivolto alle donne, che rappresentano la gran parte delle clienti dell’istituto. «Essere belle fuori non basta, se non si è belle anche dentro. Bisogna unire la bellezza esterna a quella interiore, senza lasciarsi condizionare dai modelli irrealistici dei social. Una donna deve sentirsi bella prima di tutto per sé stessa. Bella e intelligente». Un pensiero che Susy porta avanti anche attraverso il sostegno a iniziative culturali e artistiche, come la recente partecipazione all’Atena Festival, nel segno della libertà di espressione femminile.
Nicù è anche un luogo accessibile, lontano dall’idea di lusso esclusivo. «Non bisogna essere ricchissime per prendersi cura di sé – sottolinea – il nostro istituto è aperto a tutti, con prezzi equilibrati e un’accoglienza autentica».
Non manca una riflessione sugli uomini, ancora poco presenti. Un tabù che, secondo Susy, va superato chiarendo una volta per tutte la professionalità delle operatrici del benessere. «Lavoriamo sul corpo, anche maschile, con tecniche specifiche e nel massimo rispetto. È importante che l’uomo sappia di trovarsi in un ambiente serio, corretto, professionale».
E se c’è un trattamento simbolo per salutare l’anno che se ne va, Susy non ha dubbi: «Un massaggio relax, o una stone therapy con le pietre calde. È il modo migliore per chiudere un ciclo e prepararsi al nuovo».
Due anni fa, in via XXV Aprile, nasceva Nicù. Oggi, per molte donne, non è più solo un istituto di estetica, ma una seconda casa. Un luogo fatto di ascolto, relazioni e fiducia, costruito insieme alle collaboratrici Cinzia Li Causi, Sara Fisichella e Sara Grassadonio, parte integrante di questo percorso.
L’augurio finale è semplice e sincero: «Un buon Natale a tutti, con tanta pace e soprattutto salute. Perché è la cosa più importante di tutte».
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