La Sovrintendenza di Agrigento ha ritenuto quello stabilimento balneare privo dell’autorizzazione paesaggistica necessaria ed ha ordinato il ripristino dei luoghi. Il titolare – G. M., 28 anni, di Montallegro – con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Vincenzo Airò ha proposto un ricorso giurisdizionale contro la Sovrintendenza, per l’annullamento, previa sospensione, dell’ordinanza. La sezione prima del Tar Sicilia – presidente Calogero Ferlisi, relatore Aurora Lento – ritenendo fondate le censure formulate dagli avvocati Rubino e Airò ha accolto il ricorso ed ha annullato il provvedimento. Per effetto della sentenza resa dal Tar, il chiosco balneare a carattere stagionale per somministrazione al pubblico di alimenti e bevande di Bovo Marina resterà aperto durante la stagione balneare in corso. Esattamente per come è accaduto per gli altri tre chioschi salvati dal Tar con sentenze analoghe depositate nei mesi scorsi.
Il chiosco è stato oggetto di diverse concessioni demaniali rilasciate ai proprietari che si sono succeduti nel tempo – ha ricostruito l’avvocato Girolamo Rubino – . Proprio i legali Rubino e Airò hanno censurato il provvedimento impugnato sotto il profilo della violazione di legge e dell’eccesso di potere. “Per effetto di alcuni decreti dell’assessorato regionale Territorio è stato previsto il rinnovo d’ufficio delle concessioni demaniali marittime fino al 2020 – hanno illustrato i legali – e, per effetto di alcune circolari dell’assessorato regionale Beni culturali, l’autorizzazione paesaggistica ha validità pari a quella del titolo concessorio. Pertanto – hanno concluso i difensori – l’efficacia dell’autorizzazione ambientale doveva ritenersi prorogata fino al 2020”.
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