Torna l’evento invernale organizzato dall’Ais di Agrigento, “Cena di Natale del Sommelier“, che si svolgerà martedì 19 dicembre con inizio alle ore 20 nella splendida location del Ristorante Il Molo di San Leone. Il menù sarà interamente curato dallo chef-patron Alfredo Lattuca ed in degustazione i grandi vini selezionati dai Sommelier della delegazione agrigentina. Un appuntamento fisso annuale di grande importanza per l’Associazione, come dichiarato dal delegato provinciale Francesco Baldacchino, professionale sommelier e ristoratore, che abbiamo raggiunto per un’intervista in merito.
-Nuova edizione della Cena di Natale del Sommelier. Quali le novità di quest’anno?
“Innanzitutto la splendida location del Molo dove lo chef Alfredo Lattuca proporrà un nuovo menù che questa volta sarà incentrato sui prodotti del mare e della terra. Altra novità, il valore aggiunto dato dallo Champagne, presente per il primo anno e che aprirà la cena insieme ad un ricco antipasto. Il primo sarà a base di pesce ed il secondo invece di carne. Come dessert, arancino di cioccolato su crema di ricotta e cous cous di pistacchio. Per finire, panettoni DiStefano e distillati di Bonollo. Nel corso della serata, sul tavolo dei partecipanti, vini di qualità siciliani accuratamente selezionati e premiati dalle migliori guide, che rappresentano in maniera eccellente la produzione vinicola della nostra terra”.
-Un bilancio generale per questo evento? Cosa rappresenta per l’Ais di Agrigento?
“Per noi è un appuntamento storico e tradizionale poichè è stato il primo vero e proprio evento che la nostra delegazione ha ideato sei anni fa, unico in Sicilia. Nella prima edizione si sono registrate circa 40 presenze. Nel corso degli anni, invece, abbiamo registrato un crescendo, con più di 100 partecipanti alla nostra cena. Un evento che ci permette di aprire le porte della nostra Associazione anche a chi non è sommelier, facendo conoscere meglio quello che è il mondo variegato del vino. Un appuntamento che è anche occasione per fare bilanci e prospettive oltre che per il consueto scambio di auguri”.
–L’Associazione sta prendendo sempre più piede. Come si sta muovendo l’Ais nell’agrigentino? Quali riscontri e numeri attraverso gli eventi e cosa c’è in cantiere?
“Siamo stati impegnati in diverse iniziative. All’inizio eravamo poco conosciuti ed eravamo pochi sommelier. Adesso invece se ne contano di più ed altrettanti, si spera, si uniranno attraverso la frequenza dei nostri corsi. Ben 70 aspiranti sommelier sosterranno a breve gli esami di terzo livello e si spera che tutti possano superare, ricevere la qualifica e far crescere ancora di più i numeri e la professionalità. Abbiamo concluso degli accordi con istituti alberghieri e non solo per effettuare corsi di formazione, abbiamo organizzato manifestazioni incentrate sui vini italiani, siamo stati impegnati in vari banchetti e abbiamo una serie di eventi già programmati per l’anno prossimo con appuntamenti e degustazioni dedicati a vitigni siciliani, vini stranieri e alle piccole cantine locali. Per non dimenticare, poi, il nostro fiore all’occhiello “Sicilia in Bolle” presso il Madison di Realmonte che ha riscosso grandissimo successo e al quale stiamo già pensando”.
-Quale contributo può dare l’enogastronomia in termini di turismo?
“Un importante contributo. Senza dubbio avere personale preparato nei nostri locali, è il modo migliore per accogliere il turista, un bel biglietto da visita. Noi, per ciò che ci riguarda, facciamo formazione anche per questo ed organizziamo eventi che varcano i confini locali proprio per dare anche un contributo in termini di turismo. Occorre pubblicizzare i nostri prodotti, cibo e vini, che sono eccellenti. E poi, ormai è noto che la gastronomia ed il vino rappresentano un connubio perfetto”.