La donna, malata da tempo, si trovava al primo piano dello stabile costretta a stare in un letto. A spiegare la situazione è stato il figlio dell’anziana: “Mia madre non può nemmeno alzarsi dal letto ed è gravemente malata”.
Così i tecnici e le ruspe hanno dovuto far dietrofront anche per una questione “umanitaria” e spostarsi in un altro cantiere. Ovviamente le demolizioni proseguiranno nei prossimi giorni e si cercherà di risolvere anche questa situazione.