Agrigento non fa prigionieri in attesa dello scontro di mercoledì con la Sangiorgese che può valere la testa in solitaria della classifica. Ragusa è domata in una gara praticamente mai nata. È un Agrigento inarrestabile quella che battendo la Virtus Kleb Ragusa 89-52 infila il sesto acuto di fila. Nel derby valido per la quarta giornata del campionato di serie B girone B1, il primo tempo della Fortitudo è perfetto: difesa, transizione, il 54% al tiro e un Paolo Rotondo incontenibile (19 punti e 9 rimbalzi). Il match, come detto, emette subito la propria sentenza: Agrigento è un’onda che gli iblei faticano a contenere. Veronesi è in forma (25 punti, 5 su 8 dall’arco), guida l’assalto, Grande (13 punti) sempre lucido, la difesa fa il resto, Chiarastella 17 rimbalzi totali, bene anche Costi e Racagni e alla fine mettono punti a referto anche i giovani Mayer e Bellavia: Ragusa perde troppo in fretta palloni, a metà gara tira con 4 su 24 da 2 e la Fortitudo sgomma via. In meno di 5’ è già a +15. Entra Cuffaro in cabina di regia e il discorso non cambia. Agrigento costruisce anche tiri puliti dall’arco che fruttano un 5/16 alla pausa. Ragusa difende a zona ma fatica sia in attacco che in difesa. Sorrentino continua a ribadire il senso di una sfida impari. Agrigento tocca anche il +33 nel terzo quarto, fino al +37 dell’ultima frazione. Ragusa assiste inerme, gli iblei provano a tenersi a galla con le triple e un po’ di aggressività difensiva, ma quasi mai trovano il break decisivo. L’inerzia della partita non cambia mai. La difesa della Fortitudo morde e il quintetto di casa trova il nuovo allungo. Agrigento va al riposo sul 44-25. La ripresa è un optional anche perché la Fortitudo non molla nemmeno sul +33 (69-36). Alla terza sirena gli ospiti sono sotto di 33 punti. Nell’ultimo quarto coach Catalani da più spazio ai giovani, cala il sipario sul penultimo derby della regular season.
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