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Carta di credito aziendale: perché conviene farla ai propri collaboratori

Redazione Di Redazione
30 Luglio 2020
in Magazine
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Carta di credito aziendale: perché conviene farla ai propri collaboratori

Una buona percentuale di aziende in Italia ha sotto di sé dipendenti che periodicamente presentano domanda di rimborso spese poiché si ritrovano costretti ad anticipare denaro di tasca propria per l’azienda. 

La gestione delle spese effettuate e dei conseguenti rimborsi da esaminare ed erogare, nonché le problematiche che questo crea in molti casi, portano via molto tempo all’ufficio amministrativo. Questo senza contare che l’anticipare denaro proprio non è sempre gradevole per il collaboratore, specie se si tratta di somme ingenti e se poi il rimborso arriva anche a 60 giorni di distanza, come spesso accade. 

Per ovviare a questi problemi e semplificare tutto questo procedimento sono sempre di più le imprese che scelgono di adottare delle carte nominative aziendali collegate al conto corrente. Grazie a queste è possibile infatti rendicontare i movimenti in uscita sia sotto il punto di vista contabile che fiscale, scongiurando problemi e rendendo tutto più preciso e rapido. 

Carte aziendali: di che si tratta

Le carte aziendali di solito si appoggiano a grandi circuiti, come Mastercard o Visa, perché si tratta di sistemi business con linee e funzionalità specifiche e performanti, rispondenti alle esigenze delle aziende. La carta aziendale ha le caratteristiche di una carta normale, come quella per privati, legata quindi al conto corrente e consente di fare pagamenti attingendo dallo stesso. Può essere il caso di pagamenti di utenze, fornitori, spese per trasferte di lavoro etc.

Quella professionale, però, rispetto alla carta privata ha obiettivi ben più complessi. Con questa, infatti, l’azienda può gestire le spese professionali molto agilmente, anche se si tratta di bassi importi. Da remoto, infatti, il titolare del conto o chi autorizzato può monitorare i flussi di denaro relativi ad una precisa carta che, essendo spesso nominale, dà subito indicazione di chi ha speso un determinato importo in un preciso momento e luogo. 

La carta di questo tipo può essere una carta di credito aziendale o una carta di debito aziendale. I conti correnti business più specifici, come Qonto, propongono di norma carte di debito nominative Mastercard perché sono molto più sicure e, dal momento che si tratta di attingere ai fondi di un’impresa, questo è di primaria importanza. 

Caratteristiche e vantaggi della carta aziendale di Qonto

Con la carta di debito aziendale non è possibile, a differenza di quella di credito, spendere un importo maggiore di quanto sia effettivamente disponibile sul conto. Questa è una limitazione molto vantaggiosa perché nel caso della carta di credito, quando il denaro non è presente, viene sostanzialmente anticipato dall’istituto di riferimento. 

Questo significa che a fine mese l’azienda potrebbe ritrovarsi un debito, cosa che di solito non è mai piacevole anche se si tratta di somme basse. In sostanza, con la carta di credito risulta più difficile tenere sotto controllo le spese effettuate dai collaboratori.

Diversamente, con la carta di debito, si possono monitorare i costi puntualmente. Il titolare da smartphone, grazie all’app, o da pc, può controllare costantemente il dettaglio dei pagamenti. Per ogni collaboratore, ovvero, per ogni carta, possono essere imposte limitazioni, così come anche relativamente agli accessi al conto, anche questi richiedibili per i vari collaboratori e, in visione, per il contabile per far sì che in autonomia scarichi la documentazione e le fatture che gli occorrono ai fini fiscali. 

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