Nel fare gli auguri di Natale il Cardinale Montenegro ha lanciato un forte messaggio rivolto a tutti.
“Oggi viviamo in un mondo di plastica, fatto di apparenze, ma in realtà sta diventando tutto brutto.” Con queste parole il Cardinale Montenegro ha iniziato il suo messaggio rivolto a tutte le famiglie di qualsiasi provenienza ed estrazione sociale.
Ciò che ci deve fare allarmare è che viviamo in un mondo finto, fatto di apparenze, di “plastica” lo definisce il Cardinale. Un mondo che sembra bello, ma che in realtà è brutto, vecchio e diffidente.
“Abbiamo paura gli uni degli altri, abusiamo degli altri, tentiamo di prevaricarli e in tutto ciò a rimetterci sono i più poveri. A noi dà fastidio parlare di immigrati perché li consideriamo degli intrusi, ma questa stessa storia non l’ha iniziata Dio? Quanti bambini muoiono a mare? Ormai non riesce a toccarci neppure la morte di un bambino su una barca e che viene gettato in mare dai genitori. Un pensiero va anche ai nostri poveri. Il Natale è la festa di tutti, anche di chi non riesce a stare bene. Andare in ospedale e augurare buon Natale potrebbe sembrare un augurio stonato. Invece è proprio in queste circostanze che bisogna dire buon Natale. Dire buon Natale in carcere, ai disoccupati, agli anziani; perché queste persone non sono sole, ma c’è Dio che le accompagna in questa fase della loro vita. Dire buon Natale ai nostri bambini che vogliamo fare grandi ad ogni costo; bambini che hanno già fatto l’esperienza dello spinello e della bottiglia. Un mondo senza Dio dove arriva? Con la gioia nel cuore, auguro buon Natale o meglio “vero natale” pieno di voglia di vivere, di novità per una terra che diventi più abitabile e il nostro territorio più vivibile”