Ha chiesto di passare nei ruoli civili, continuando a prestare servizio ad Agrigento, e il ministero della Difesa invece lo ha assegnato all’arsenale militare marittimo di Augusta. Un carabiniere 45enne di Agrigento, ha presentato ricorso al Tar e i giudici del tribunale amministrativo di Palermo hanno ordinato alla direzione generale per il personale civile del ministero della Difesa di pronunciarsi nuovamente sull’istanza. Il militare ha ritenuto illegittima la scelta dell’amministrazione di impiegarlo in una provincia diversa da quella di residenza. Con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza ha chiesto dunque, previa sospensione, l’annullamento del provvedimento che comporta il suo trasferimento.
I legali Rubino e Piazza, in giudizio, hanno dedotto l’illegittimità del provvedimento “per violazione delle garanzie partecipative, non essendo stata preventivamente comunicata la sussistenza di possibili motivi ostativi all’assegnazione in una sede di servizio nel Comune di Agrigento o immediatamente limitrofa, non permettendo al carabiniere di poter partecipare all’attività istruttoria e impedendogli, di fatto, di prospettare fatti e argomentazioni in proprio favore”. Gli avvocati hanno rilevato l’illegittimità del provvedimento con i criteri della circolare del 25 luglio 2023 dello stesso ministero della Difesa, disciplinante il transito nei ruoli civili dell’amministrazione. Circolare secondo cui il militare transitato nei ruoli civili deve essere assegnato presso la sede dove prestava servizio.
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