Agrigento ci ritenta e si candida a Capitale della Cultura 2025. Ci credono fermamente gli amministratori locali che hanno chiamato a raccolta le associazioni per stilare un programma e lanciare la proposta. La candidatura dovrà essere presentata entro il mese di giugno. Ieripomeriggio nell’aula Luca Crescente di Empedoclee Consorzio Universitario (Ecua) si è svolta la prima assemblea a sostegno della proposta. I promotori sono stati il sindaco Francesco Miccichè ed il presidente di Ecua, Nenè Mangiacavallo, che hanno convocato attorno allo stesso tavolo il libero consorzio, le istituzioni, i sindacati, le forze sociali, le associazioni culturali e ambientaliste, la chiesa, gli ordini professionali, le organizzazioni datoriali e le realtà che in diversi ambiti potranno contribuire a fornire idee e progetti. Tutti con un solo obiettivo comune: sostenere la proposta di Agrigento Capitale della Cultura 2025. Capofila sono il Comune e l’Università. “Spero che questa volta Agrigento abbia tutte le carte in regola – ha detto il sindaco Miccichè – con i suoi 2600 anni di storia, il suo patrimonio culturale, monumentale e naturalistico. Se tutto andrà per il meglio potremo anche candidarci a Capitale Europea della Cultura”. “Dobbiamo tutti convincerci – ha aggiunto Mangiacavallo – che questa è una occasione per riconoscere il tributo che l’Italia deve pagare nei confronti delle bellezze di una città meravigliosa che già 25 anni fa ha ottenuto un riconoscimento straordinario. La Valle dei Templi è diventata Patrimonio dell’Unesco. Dobbiamo fare forza comune. Non è un’avventura, ma un dovere. Un’opportunità di crescita per Agrigento e gli agrigentini. Noi ci crediamo ed andiamo avanti”.“L’obiettivo che si tenta di raggiungere – ha sottolineato il presidente del Polo Universitario, Gianfranco Tuzzolino, raggiunto telefonicamente – credo sia importante anche per costruire un progetto per Agrigento: mettere insieme i soggetti che lavorano per la città e concepiscono idee per un rilancio vero. Credo sia fondamentale far dialogare tante realtà che hanno una responsabilità. In questo contesto l’Università, sfruttando i punti di forza, potrà dare una prospettiva progettuale a tutte le risorse che il territorio offre”. Il passo successivo sarà quello di costituire un comitato tecnico. Un ruolo determinante nel progetto lo assume il Fai. “Il Fai è catalizzatore – ha aggiunto il capo delegazione, Giuseppe Taibi – credo che sia il momento giusto. Questa candidatura per il 2025 che unisce istituzioni ed associazioni è una buona opportunità per ripartire dalla cultura”. Una candidatura che sicuramente porterebbe ad un rilancio anche del turismo. Ne è convinta Antonella Bonsignore, responsabile del servizio turistico regionale di Agrigento. “Questa è una città che ha tanto da dare – ha spiegato Bonsignore – Agrigento merita di essere capitale delle culture, perché certamente è la culla delle culture: greca, romana, araba”.
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