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Home » dalla città » Cantone denuncia: “Gravi carenze idriche ad Agrigento”

Cantone denuncia: “Gravi carenze idriche ad Agrigento”

7 Settembre 2021
in dalla città
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Il Consigliere Comunale di Forza Italia, Carmelo Cantone, Presidente della Commissione Turismo, in seguito a numerose segnalazioni da parte di strutture ricettive e cittadini residenti in centro storico, segnala una insostenibile carenza idrica
non più tollerabile in una società civile.
“Ricevo continuamente telefonate di gente esasperata per la mancanza di acqua nelle loro residenze – dice Cantone – e il tema è sempre lo stesso: i turni e la durata di erogazione sono insufficienti; l’acqua fornita una o due volte a settimana e per un’ora non è sufficiente a riempire i recipienti delle abitazioni. Questa situazione è diventata veramente insostenibile: mi riferiscono che nelle zone delle vie Porcello, Gamez, Neve, San Girolamo, delle Mura, ricevono l’acqua un’ora o al massimo due a settimana e quindi per continuare a vivere nelle loro case o esercitare le loro attività commerciali, la gente è costretta a comprare spesso il prezioso liquido. Ad aggravare la situazione, ovviamente contribuiscono le numerose “rotture” puntualmente segnalate dai residenti”.
Atteso che questo problema non riguarda solo il Centro storico ma anche altri quartieri della città (San Leone, Cannatello), per risolvere i problemi idrici di Agrigento, storicamente fra le più esposte in Sicilia alle difficoltà di approvvigionamento – continua Cantone – invito il Sindaco Miccichè ad attivarsi immediatamente con tutti gli interlocutori protagonisti del sistema acqua nella provincia di Agrigento, al fine di individuare le soluzioni più idonee alla risoluzione del gravoso problema; mi riferisco per esempio ad un probabile (quanto mai necessario) ammodernamento di un modulo del dissalatore di Porto Empedocle, (in grado di produrre circa 25-30 litri al secondo), la realizzazione di interventi finalizzati alla eliminazione delle perdite lungo l’acquedotto “Tre Sorgenti” (per il recupero di circa 40 litri al secondo) o ancora il potenziamento del sistema di sollevamento della diga Castello, che consentirebbe di incrementare la quantità di “acqua grezza” da trasferire al Potabilizzatore di Santo Stefano di Quisquina e quindi nel sistema del Voltano (dagli 112 a quasi 150 litri al secondo.
Sono certo – conclude il Presidente Cantone – che il Sindaco saprà trovare le necessarie convergenze tra tutta la Deputazione agrigentina per vagliare in maniera seria e responsabile le possibili soluzioni ed i relativi criteri di fattibilità per il bene di tutto il territorio. L’acqua è un bene primario insostituibile e non ha colorazioni politiche ne partitiche”.

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