Carmelo Cantone di ABBA ha inviato a Conte una richiesta di riapertura e sostegno alle strutture Extra Alberghiere non imprenditoriali :
Unitamente alle altre Associazioni di categoria ubicate in ogni città d’Italia, l’ABBA Ass.ne B&B di Agrigento, Presieduta da Carmelo Cantone, ha firmato ed inviato al Presidente del Consiglio Conte ed ai Ministri Gualtieri (Economia) e Franceschini (Turismo) una lettera per richiedere l’immediata riapertura delle stesse.
“Le scriventi Associazioni territoriali rappresentanti il settore della ricettività extra alberghiera – fanno notare al Premier – che nel Dpcm del 26.04.2020 non sono stati fatti cenni ne sulle strutture ricettive extra alberghiere incluse nel codice ATECO 55.2, ne sulle strutture ricettive extra alberghiere non imprenditoriali (senza partita iva)”. I titolari di B&B, Affittacamere, Agriturismo, Case Vacanze, chiedono a gran voce la riapertura immediata, in quanto “le strutture ricettive extra alberghiere, per la loro stessa connotazione strutturale sono in grado di garantire le adeguate misure di distanziamento sociale utili al contenimento della diffusione del virus Covid-19.”
Queste piccole aziende– afferma Cantone- hanno rivoluzionato al meglio, ampliandone l’offerta, il panorama turistico nazionale, attirando milioni di nuovi viaggiatori da ogni parte del mondo. Senza l’aiuto dello Stato si vedrà irrimediabilmente frenato nella sua capacità di reagire quando sarà il momento di ripartire.
Ill.mo
Presidente del Consiglio
Avv.Giuseppe Conte
Sua Sede
Egregio Presidente,
le scriventi Associazioni territoriali rappresentanti il settore della ricettività extra alberghiera, a fronte dell’ultimo Dpcm del 26.04.2020 ritengono opportuno fare presente che nel suddetto documento non sono stati fatti cenni sia sulle strutture ricettive extra alberghiere incluse nel codice ATECO 55.2, che alle strutture ricettive extra alberghiere non imprenditoriali.
Al riguardo si richiede una integrazione urgente attraverso l’introduzione di un emendamento che contenga la possibilità di una riapertura immediata delle stesse poiché è indubbio che, grazie alla loro capillare presenza all’interno di molti territori, possano fungere da supporto indispensabile in considerazione del riavvio di ulteriori attività produttive nel Paese e delle reali difficoltà che incontrano le strutture alberghiere che, in questo particolare periodo storico, non riescono a garantire una continuità di apertura e di gestione. Soprattutto, si ritiene che le strutture ricettive extra alberghiere, per la loro stessa connotazione strutturale (ad esempio le Case per Vacanze) siano in grado di garantire le adeguate misure di distanziamento sociale utili al contenimento della diffusione del virus Covid-19.
Inoltre, come più volte ribadito anche attraverso altre istanze presentate nel corso di queste settimane si richiede, così come previsto per le attività imprenditoriali, il riconoscimento di un sostegno anche per coloro che gestiscono strutture ricettive in forma non imprenditoriale (perciò senza obbligo di partita iva), regolarmente censite e autorizzate da Regioni e Province e per le quali l’attività svolta rappresenti un’irrinunciabile fonte di reddito; si tratta di un sostegno che potrebbe essere riconosciuto a condizione che la persona fisica titolare della struttura non abbia già goduto di altre forme di sostegno.
Fiduciosi in una Vostra risposta al riguardo, restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti e cogliamo l’occasione per porgere i nostri più cordiali saluti. (SEGUONO OLTRE 50 FIRME DI PRESIDENTI DI ASSOCIAZIONI)