“Amore. Ma anche – ovvero! – dedizione” (Brian Weiss)
Noi non dobbiamo scandalizzarci se un essere umano, chiunque esso sia, mostri amore, compassione, dedizione verso un animale, soprattutto quando si tratta di un essere umano lasciato solo da altri esseri umani: il suo amore per un gatto, un cane, un cavallo, un topolino, un uccellino … potrebbe fare arricciare il naso a molti perbenisti, spesso frequentatori di chiese e religioni che mettono al primo posto l’Amore verso il Simile, piuttosto che, primariamente, verso gli animali e la natura, verso il mondo, verso il Creato! E che, naturalmente, non concepiscono spese sanitarie, vaccinali, alimentari per un cane domestico, per esempio – quando invece un suo simile, un uomo, una donna, un bambino, un vecchio, un ammalato, un carcerato, da qualche parte soffre o addirittura muore per mancanza del minimo sostentamento. Ora, però, ho l’impressione che qualunque gesto, dettato dall’amore incondizionato e gratuito, che non pretende nulla in cambio, né chiede di essere riconosciuto da nessuna parte, verso chiunque: persone, animali, piante e persino cose, riesca a liberare, per così dire, una quantità enorme di Amore in tutto l’Universo, visibile e invisibile, sottraendolo al male, alla prigione dell’odio, del rancore, del risentimento, della rabbia inconsulta, della vendetta, della rivalsa, dell’invidia, della gelosia, dell’abuso di potere, ma anche della malattia, della sofferenza, della depressione, dell’insoddisfazione, dell’amarezza, del non sentirsi realizzati, dell’oppressione, dell’abbandono, dell’anaffettività – permettendogli così finalmente di circolare nella sua totale prorompenza vivificatrice e rigenerante, così da offrirsi a un’infinità di relazioni che se ne possono nutrire, attraverso il riconoscimento, la condivisione, il perdono, e soprattutto la promozione del bene, di sé, dell’altro, del mondo stesso. Allora perché criticare chi ama gli animali? Ogni gesto d’amore, per chiunque, anche per un animale, ne libera una quantità infinita che permette a moltissimi altri uomini e donne di non rimanere soli. Di non sentirsi soli. L’Amore non ha bisogno di oggetti specifici, coinvolge ogni cosa, persona, animale, pianta, il visibile e l’invisibile: ciò che è investito dall’Amore assume sempre un significato alto, spirituale e profondo, e più l’amore si esprime, più amplifica il senso e l’essenza di ciò che investe, e lo fa a 360 gradi, come una sfera che si espande in tutte le direzioni e che inonda di sé tutto ciò che investe: se uno ama, permette a tantissimo altro amore di esprimersi, dovunque, comunque, e di agire per l’evoluzione spirituale dell’intero Cosmo. Non importa chi si ama, o cosa si ama: anche un piccolo fiore di una piccolissima pianta in un piccolo vaso poggiato sul davanzale di una piccola finestra! Ma il solo fatto di amare questo semplice fiore “apre in tutto l’Universo infiniti canali d’Amore di cui tutto l’Universo stesso beneficerà” (Sotirio Roccanuova).