Se per qualcuno lo è, per i giudici invece Marco Campione, patron di Girgenti Acque, “non è socialmente pericoloso e le sue attività imprenditoriali non hanno alcuna provenienza riconducibile alla criminalità organizzata”.
I giudici della seconda sezione misure di prevenzione hanno rigettato, dunque, la proposta di sorveglianza speciale per tre anni e la confisca di tutte le aziende riconducibili all’amministratore delegato di Girgenti Acque, Campione, come riporta Il GdS.
Il procedimento, era stato promosso dalla Direzione investigativa antimafia sulla base di alcune indagini patrimoniali e le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia e, in particolare, di Maurizio Di Gati, ex capo di Cosa Nostra provinciale che delineava un ruolo di contiguità di Campione alle famiglie mafiose, ma che non hanno mai portato a un processo nei confronti dell’ imprenditore.