AGRIGENTO. Marco Campione, ex presidente di Girgenti Acque recentemente raggiunto da interdittiva antimafia, è a giudizio per tentata truffa aggravata per la fatturazione di consumi inesistenti legati al passaggio di aria nei contatori. Il processo si celebra davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento.
Il giudice monocratico, Vincenzo Ricotta, ha annullato l’ordinanza di apertura del dibattimento, rimettendo in termini la persona offesa per la costituzione di parte civile: una casalinga di Ravanusa, difesa dall’avvocato Lillo Massimiliano Musso. Campione, difeso dall’avvocato Lillo Fiorello, si è opposto alla costituzione di parte civile e il giudice Ricotta si è riservato di sciogliere la questione all’udienza del 12 aprile prossimo, quando verranno sentiti i primi testimoni.
La vicenda trae origine dall’accertamento della Polizia Giudiziaria incaricata dalla Procura della Repubblica di Agrigento che ha verificato il passaggio abnorme di aria attraverso il contatore idrometrico che ha determinato in danno della persona offesa un arretrato di diverse migliaia di euro, fino al distacco dell’utenza per morosità. Secondo gli accertamenti degli inquirenti non si tratterebbe di un caso isolato. L’avvocato Musso ha dichiarato la volontà di produrre il video del passaggio d’aria attraverso il contatore, lo stesso per cui vi è processo, realizzato alla presenza della polizia giudiziaria e degli ingegneri di Girgenti Acque, che divenne virale in rete nel 2015, suscitando l’indignazione generale.
“Nonostante l’accertamento e il decreto a giudizio penale per truffa, – ha dichiarato l’avvocato Musso – Girgenti Acque continua ancor oggi a pretendere migliaia di euro dalla mia assistita, lasciando senz’acqua una famiglia, la cui unica colpa è stata quella di avere il passaggio d’aria nel contatore idrometrico. Potrebbe succedere a chiunque. Finalmente, dopo cinque anni si può accertare la verità”.