Le statistiche, in Italia, fotografano una realtà interessante. Dati Coldiretti di qualche anno fa fanno emergere la volontà di ben 3 giovani su 4 di lasciare il posto di lavoro che hanno per rifugiarsi in campagna. La quasi totalità dei giovani e delle giovani impiegate nel nostro paese lascerebbero uffici, aziende e fabbriche per dedicarsi a colture, agriturismi e b&b.
Sogni e aspirazioni, fino a quando qualcuno lo fa davvero. E’ il caso di Giuseppe Cipolla, per un ventennio assistente del notaio Fanara, ha deciso di abbandonare il suo posto in uno studio professionale per andare a coltivare la terra. Una scelta di vita, con un occhio alla sostenibilità ambientale e l’altro all’investimento economico. Preferendo vivere all’aria aperta.
Idee chiare e molta concretezza, non solo vita all’aria aperta. Tanta fatica, ma anche tante soddisfazioni. Una storia che abbatte tanti stereotipi e che diventa modello per i giovani siciliani che, forse erroneamente, pensano che il futuro sia altrove, ed invece il futuro è qui, in Sicilia, a due passi da casa, in favore di una vita più autonoma e all’aperto. Le ambizioni e la voglia di Giuseppe ci hanno invogliato a tornare a raccontare storie di giovani che in Sicilia hanno trovato presente e futuro. Sono queste le storie che ci piace raccontare. L’Azienda Agricola di Giuseppe Cipolla “Passofonduto” nasce nel 2014 nella Valle del Platani, a confine tra la provincia di Agrigento e Caltanissetta, nell’area gessoso-solfifera della Sicilia, tra grandi rocche di gesso, zone boschive, piante aromatiche e spontanee, orti, cereali, ulivi, mandorli e alberi da frutto (GUARDA IL VIDEO).
(Domenico Vecchio – direttore responsabile di AgrigentoOggi)
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