Calogero Sodano difende le tradizioni di San Calogero, racconta aneddoti del suo mandato da sindaco e parla del ruolo di Agrigento come Capitale della Cultura. Consigli per gli organizzatori? Coinvolgere l’intera città.
Calogero Sodano è intervenuto in occasione dell’iniziativa “La Festa di San Calò – U Fistinu di Girgenti”, con interventi culturali e musicali per raccontare la storia del Santo più amato dagli agrigentini. L’evento, presso l’Officina delle Tradizioni Popolari Siciliane in piazzetta San Calogero, è dedicato alla Festa di San Calogero, giunto alla sua 11ª edizione.
L’iniziativa “U Fistinu di Girgenti” è organizzata dal Comitato per le Tradizioni Popolari Siciliane e vuole raccontare la storia del Santo nero e le sue antiche usanze. Oltre a Lillo Sodano, già sindaco della città e da sempre devoto di San Calogero, sono intervenuti Tom Sinatra, chitarrista e compositore, sempre presente alla Festa di San Calogero, ed Elio Di Bella, docente di filosofia e storico, che attraverso testimonianze hanno raccontato la storia del Santo nero più amato dagli agrigentini.
Il Comitato Tradizioni Popolari, nato nel 2020, è costituito da oltre 40 personalità tra giornalisti, scrittori, politici, artisti e tanti Giurgintani legati al culto di San Calogero e alle tradizioni popolari della Sicilia. La manifestazione è culminata con la benedizione e distribuzione del pane – una tradizione da custodire, recuperare e valorizzare.
“L’incontro su San Calò – ha detto Lello Casesa – ha inteso testimoniare la devozione e la fede verso il Santo nero, rilanciando la sua opera religiosa e spirituale”. Ad animare artisticamente l’incontro, la compagnia del Val d’Akragas con alcuni momenti musicali.
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