“Il nostro territorio è interessato da tre arterie statali, una è la 640, l’Agrigento-Palermo, l’altra è la 189, che poi diventa Ss 121, l’Agrigento-Palermo, ed infine c’è la Ss 115, da Licata, fino a Menfi. Sono delle strade, eccetto la 640, che versano in condizioni critiche. Questo incide sull’esito degli incidenti. Una strada che non ha manutenzione efficiente o non ha meccanismi di sicurezza è una strada che produce morti”. Lo ha detto il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, sul fenomeno dell’infortunistica stradale della provincia di Agrigento, nel corso di una conferenza stampa. Accanto a lui il vice questore Andrea Morreale, dirigente della polizia Stradale di Agrigento. Un incontro con la stampa anche per analizzare i dati degli ultimi dodici anni, e a quattro anni dall’introduzione dell’omicidio stradale.
Il dato sugli incidenti stradali è passato da 133 nel 2017 ad appena 73 lo scorso anno. Un calo dovuto anche e soprattutto alla pandemia da Coronavirus che ha limitato, e continua a limitare, gli spostamenti. Gli incidenti mortali sono passati da 10 nel 2010 (il numero più alto di vittime, realizzato in dodici mesi, negli ultimi tredici anni) ad appena 1 lo scorso anno. “La 640 è emblematica – aggiunge il procuratore Patronaggio -. Nei tratti ammodernati della statale 640 non succede quasi più nulla, in quelli non ammodernati si continuano invece a registrare incidenti. Se la statistica degli incidenti si riesce a contenere sia sulla 189, che sulla 121, è solo perché ci sono dei limiti di velocità assolutamente rigorosi. La 115 si rivela pericolosa soprattutto nei rettilinei, questa statale è interessata da diverse gallerie in stato critico. Così come è critica la situazione dei ponti della 189. Abbiamo una situazione globale molto critica che, a prescindere dalla sicurezza stradale, penalizza l’economia agrigentina”.
Durante l’incontro il dirigente della polizia di Stato ha sciorinato i numeri degli ultimi dodici anni di attività della polizia Stradale di Agrigento, dove si evince la media annuale. Sono poco più di 3 mila, di media, le pattuglie giornaliere fatte. Sull’inefficienza del veicolo la media è di 623 multe. “Negli incidenti stradali è scontato che il comportamento dei conducenti è di gran lunga, il fattore determinante – ha spiegato il vice questore Morreale – . Ma l’inefficienza del veicolo e le condizioni della strada sono fattori determinanti. Non c’è un fattore che non influisce sugli altri”. Il maggior numero di multe per inefficienza del veicolo si è registrato negli anni 2016 e 2018: sono state 747 per anno.
Le denunce penali per guida in stato di ebbrezza sono state, in media, 120. Una ogni tre giorni. Sette invece per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Nel 2014, il dato maggiore, 187 denunciati per guida in stato d’ebbrezza. Mentre 11 i denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti negli anni 2018 e 2016. Le contravvenzioni per uso del telefonino alla guida sono state, in media, 210. Solo nel 2019 se ne sono registrate 369 e nel 2016 ben 394.
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