- Buongiorno e benvenuti da Stella Magnano e dalla redazione di AgrigentoOggi per questa edizione di Mercoledì 6 Maggio.
- Un bilancio, quello di questi primi giorni della fase due, tra luci e ombre. Da più parti arrivano i necessari richiami alla responsabilità, con in prima linea i sindaci, che lamentano, da parte dei cittadini, atteggiamenti un pò troppo disinvolti. Ed in effetti i centri di tanti comuni siciliani si sono improvvisamente ripopolati, forse in maniera un pò eccessiva, a giudicare dalle immagini che girano sui social. Complice l’arrivo della bella stagione, “stare a casa”, a distanza di due mesi dall’inizio del lockdown, diventa sempre più difficile: già si teme che possano essere in molti, soprattutto nel fine settimana, a riversarsi sulle spiagge dell’agrigentino. Per questo saranno previsti specifici controlli volti a scongiurare situazioni di assembramento.
- A riportarci alla realtà arrivano anche i bollettini giornalieri con il numero dei contagi. Anche se in misura contenuta, nella nostra provincia il virus c’è, ed è un nemico invisibile che continua a colpire. Nella giornata di ieri si è registrato un nuovo caso a Sciacca, mentre solo più in là sarà possibile valutare gli effetti delle riaperture e dei rientri da fuori regione che avverranno nella fase due.
- Nel frattempo, in provincia, imprenditori divisi sull’opportunità di riaprire le proprie attività. A Palma di Montechiaro il mondo della gastronomia è “compatto” sulla non riapertura. “Le restrizioni per i potenziali clienti sono tali a quelle della fase uno, e perciò -dicono- non possiamo permetterci il rischio di subire ulteriori perdite”. Sul versante montano invece, nei comuni di San Giovanni Gemini e Cammarata, gran parte dei bar, pasticcerie ristoranti e gastronomie hanno deciso di provarci. Dunque disponibile servizio a domicilio e d’asporto, dalla colazione passando per l’aperitivo fino alla cena.
- Cassa integrazione in deroga ancora in alto mare. Sta facendo parecchio discutere l’ipotesi di prevedere un bonus di 10 euro a pratica per i dipendenti regionali che faranno parte della squadra messa in piedi a Palazzo d’Orleans per smaltire le pratiche arretrate. Una eventualità che suona come un’offesa per i 130 mila cittadini in attesa degli ammortizzatori sociali.
- Proiettare nel mondo l’immagine della Sicilia come di un’area turistica sicura e accessibile: è il senso della proposta messa sul tavolo della Regione Siciliana dai deputati 5 stelle Di Caro e Campo. La Sicilia potrebbe diventare la prima regione covid-free effettuando ai turisti in arrivo test sierologici rapidi. “Bisogna farsi trovare pronti alla ripartenza -hanno dichiarato- per consentire agli operatori turistici di programmare già da adesso la prossima stagione”. E per adesso è tutto, dalla redazione di AgrigentoOggi e da me, Stella Magnano, una buona giornata e un arrivederci al prossimo appuntamento.
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