Un incontro intenso e partecipato quello che si è svolto questa mattina all’IPSCEOA “Gallo – Sciascia” di Agrigento, dedicato a un tema quanto mai attuale: “Bullismo, cyberbullismo e intelligenza artificiale”.
L’aula magna dell’istituto ha accolto studenti, docenti e rappresentanti delle istituzioni per un momento di confronto e riflessione sul ruolo dell’educazione e della tecnologia nella prevenzione dei comportamenti devianti.
Dopo i saluti della dirigente scolastica, prof.ssa Giovanna Pisano, sono intervenuti il Cav. Franco Zerilli, presidente della sezione ANFI di Sciacca e delegato Sicilia di Gens Nova, e il Cav. Giuseppe Roncade dell’ANFI Agrigento, che hanno sottolineato l’importanza del lavoro di rete tra scuola e forze dell’ordine per contrastare il fenomeno del bullismo, oggi amplificato dai social e dalle nuove tecnologie.
A moderare l’incontro è stato il dott. Vincenzo Iorio, esperto in violenza di genere e presidente dell’International Police Association di Agrigento, che ha guidato il dialogo con equilibrio e sensibilità, valorizzando la partecipazione attiva degli studenti.
La dirigente scolastica, prof.ssa Giovanna Pisano, ha evidenziato la responsabilità quotidiana del mondo della scuola di fronte a un fenomeno sempre più complesso:
“Per noi educatori è una sfida riuscire a vincere questa lotta — ha detto — alla luce di quello che sentiamo continuamente dalle notizie di cronaca. Ma questo ci spinge a fare sempre meglio, sempre di più, anche con strategie il più possibile coinvolgenti per i nostri ragazzi. Nelle scuole, seguendo le linee guida ministeriali, si costituiscono veri e propri team antibullismo che hanno lo scopo di sviluppare le capacità di ascolto e di prevenire questi fenomeni sin dal loro nascere. Predisponiamo anche dei regolamenti con procedure precise da attuare qualora dovesse verificarsi un caso di bullismo o cyberbullismo.”
Il momento centrale dell’iniziativa è stato l’intervento dell’avvocato Antonio Maria La Scala, fondatore di Gens Nova, vicepresidente nazionale dell’ANFI e presidente del collegio dei probiviri dell’IPA, che ha parlato con grande lucidità dei pericoli legati alla rete e all’uso dell’intelligenza artificiale.
“Siamo qui per parlare dei rischi della rete — ha spiegato La Scala —. Purtroppo in Italia registriamo quasi un suicidio al giorno tra bambini e adolescenti, e decine di minori finiscono in neuropsichiatria infantile. Non tutti per episodi di bullismo, ma una buona parte sì. Ancora oggi è difficile far capire quanto sia pericoloso stare sui social, condividere foto o video, scrivere frasi offensive. E con l’intelligenza artificiale tutto diventerà ancora più rischioso, perché può alterare immagini, video e realtà, generando danni enormi.”
“Il messaggio che vogliamo lasciare — ha concluso l’avvocato — è semplice ma fondamentale: contate fino a dieci prima di postare qualunque cosa. Perché tutto ciò che finisce su Internet non si cancella mai del tutto. Si può rimuovere o oscurare, ma qualcuno potrà sempre salvarlo e riproporlo. La rete non dimentica, e la prevenzione comincia proprio dalla consapevolezza.”
L’incontro, organizzato in collaborazione con ANFI, IPA, Gens Nova e CO.TU.LE.VI., ha rappresentato un importante momento di educazione civica e di legalità, confermando la volontà dell’istituto agrigentino di offrire ai giovani strumenti concreti per muoversi in modo sicuro e responsabile nel mondo digitale.
L’IPSCEOA “Gallo – Sciascia” si conferma così un punto di riferimento per la formazione integrale della persona, dove la scuola diventa spazio di dialogo, consapevolezza e costruzione di una cittadinanza digitale più matura e rispettosa.
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