Una nuova polemica pare stia investendo una delle iniziative d’arte di punta di “Agrigento Capitale” ed è relativa ad un’opera esposta nella mostra, in tre sessioni, intitolata “Tesori d’Italia” patrocinata dall’Ente Parco Valle dei Templi. Si tratta di un’esposizione complessa, nata per promuovere l’arte italiana che, partita nel 2024, ogni quattro mesi interessa le sale di Villa Aurea, nel cuore della Valle dei Templi per tutto il 2025. Si tratta di un’offerta culturale che viene inserita nel pacchetto della visita alla Valle dei Templi, pagando il solo biglietto d’ingresso.
Uno dei quadri esposti nella prima sessione, quella curata proprio dal critico Vittorio Sgarbi che venne di persona nella valle a presentare l’iniziativa, una tela del “Martirio di San Sebastiano” attribuito dal critico al Perugino, secondo alcuni esperti assomiglierebbe molto ad un’altra tela, quella battuta all’asta a Parigi nel 2010 ma attribuita solamente ad un allievo di bottega del Perugino. Dunque quel quadro, secondo alcuni critici, non sarebbe opera del più importante pittore del Rinascimento.
La vicenda della presunta falsa attribuzione è stata portata per prima all’attenzione generale, da un esperto d’arte nel corso di una inchiesta televisiva di Massimo Giletti, inchiesta poi ripresa successivamente da alcuni siti tra cui “Dagospia” ed è tutt’ora oggetto di discussioni e accertamenti.
Secondo Dagospia, il quadro in questione esposto a Villa Aurea, tra l’altro di proprietà dello stesso critico d’arte, sarebbe stato restaurato e autocertificato dallo stesso Sgarbi passando per il laboratorio di Gianfranco Mingardi, il noto restauratore che ha messo mano anche alla “Cattura di San Pietro” opera del Manetti per cui l’ex sottosegretario è tuttora indagato.
Fino a poche settimane fa questa tela era esposta nella Valle dei Templi assieme ad alcune decine di altre opere, in una mostra prodotta dalla società di Gianni Filippini e Florinda Vicari, la signora con cui Vittorio Sgarbi è a processo ad Imperia per un’altra vicenda legata al tentativo di esportare illecitamente un Valentin de Boulogne.
Il progetto della mostra “I tesori d’Italia”, dopo la prima sessione, riaprirà i battenti nei prossimi giorni, con l’inaugurazione prevista nel pomeriggio di sabato 18 a Villa Aurea alla presenza del ministro della Cultura, Alessandro Giuli. L’esposizione, 25 opere di 22 artisti figurativi italiani, pensata per essere architrave narrativo di Agrigento Capitale 2025 è stata possibile grazie al lavoro del comitato scientifico composto dai curatori Beatrice Buscaroli, Daniela Alejandra Sbaraglia e Alessandro Tosi. “Tesori d’Italia” gode del patrocinio del MIC il Ministero della Cultura, dell’assessorato regionale ai Beni Culturali e della Città di Agrigento.
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