Andate al cinema a vedere Buen Cammino di Checco Zalone.
Non solo perché vivere un film sul grande schermo, con le sale piene e l’energia del pubblico, è una sensazione che non capita spesso ed è già di per sé una piccola festa collettiva, ma anche perché Zalone si conferma ancora una volta un genio.
È un film che fa sorridere, sì, ma che allo stesso tempo punta dritto su temi attualissimi, quelli che raccontano bene i tempi che stiamo vivendo: la corsa continua verso il superfluo, l’ossessione per l’accumulo e l’ostentazione, mentre ciò che conta davvero resta spesso in secondo piano. I valori, il rispetto per gli altri, il rallentare per gustare l’autenticità di un paesaggio, la semplicità di un cibo, il dialogo, la conoscenza, la salute soprattuto.
Zalone però va oltre. Tocca tantissimi altri temi, li sfiora, li colpisce e spesso affonda. Lo fa senza giri di parole, con battute ironiche che fanno ridere nell’immediato ma che poi restano addosso, perché sanno essere pungenti, dirette, vere. È una comicità che intrattiene, ma che allo stesso tempo invita a riflettere, senza mai diventare pesante o moralista.
Ed è proprio per questo che Zalone piace ancora di più: perché, in ogni occasione, non smette mai di esaltare l’italianità. Non quella stereotipata, ma quella autentica, fatta di responsabilità individuale, di cura per i luoghi, di rispetto reciproco. Ci ricorda che l’Italia è un Paese da difendere e tutelare, e che la sua immagine e la sua credibilità dipendono, nel bene e nel male, da ognuno di noi.
Vedere poi, finalmente, i cinematografi soddisfatti, perché tornano a raccogliere i frutti di anni di impegno e sacrifici, è una gioia da condividere. In un contesto in cui i film si proiettano ovunque e si moltiplicano eventi gratuiti, sapere che c’è ancora gente che sceglie di pagare un biglietto per andare al cinema è una vittoria per tutti.
È un segnale forte, quasi un atto d’amore verso il cinema e verso chi continua a tenere aperte le sale, a credere nell’esperienza collettiva del grande schermo. E quando un film riesce a riempire le poltrone, a far tornare il pubblico in sala e a creare entusiasmo, non è solo un successo commerciale: è un piccolo, prezioso segno di rinascita.
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