FAVARA. La Corte di Cassazione – VI sezione – ha annullato con rinvio l’ordinanza del Tribunale della Libertà che confermava l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip nei confronti di Calogero Maglio, assistito e difeso dagli avvocati Tanja e Giovanni Castronovo.
La posizione di Maglio è pressoché analoga a quella di Giuseppe Vella per il quale il Riesame aveva annullato l’ordinanza di custodia cautelare e la Cassazione ha rigettato il ricorso del Procuratore generale.
Secondo gli inquirenti il favarese avrebbe partecipato ad incontri e riunioni con altri esponenti di alto livello di Cosa Nostra agrigentina mettendosi a totale disposizione dell’organizzazione partecipando anche ad alcune attività intimidatorie ed estorsive ad imprese. Di Calogero Maglio parla anche l’ultimo collaboratore di giustizia della mafia agrigentina Giuseppe Quaranta definendolo “non formalmente organico a Cosa Nostra”. Maglio, proprio insieme a Giuseppe Quaranta, si ritrova a processo (che si celebra davanti il giudice monocratico Giuseppe Miceli) per una vicenda legata ad una costruzione abusiva in contrada Petrusa.