Cinque arresti domiciliari e due misure interdittive è il bilancio di un’operazione di polizia giudiziaria svolta dai finanzieri del Nucleo speciale anticorruzione della Guardia di finanza di Roma tra la Capitale e le province di Napoli, Salerno ed Agrigento.
L’operazione, disposta dalla Procura di Roma, è scattata nei confronti di pubblici funzionari, imprenditori e professionisti indagati per associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di corruzione e falso.
Nel mirino degli inquirenti è finita una “Soa”, la “Quadrifoglio”. società organismo di attestazione di Roma.
Un agrigentino è finito in manette (ai domiciliari), Calogero Di Caro, 59 anni di Naro ma residente a Camastra. Risponde di associazione per delinquere.
Si tratta di un oscuro ex piccolo imprenditore edile operante nell’agrigentino sino al 2001 per poi divenire socio e dipendente della “Quadrifoglio”. Ed in questo contesto che la Guardia di finanza ha scoperchiato le responsabilità che oggi lo hanno portato all’arresto: contribuiva materialmente alla formazione delle certificazioni Soa fasulle.
Indagato anche un perito agrigentino che, secondo l’accusa, contribuiva alla realizzazione di false Soa.
L’attività di polizia giudiziaria della GdF è arrivata a conclusione di approfondite e complesse indagini eseguite nei confronti di una Società organismo di attestazione di Roma, deputata al rilascio della certificazione, attestante la capacità economica, professionale e tecnica dell’impresa di eseguire le opere oggetto di aggiudicazione, e obbligatoria per la partecipazione a gare di appalto per l’esecuzione di lavori pubblici.