Nove delle undici persone, sottoposte a fermo di indiziato di delitto, nell’ambito della maxi inchiesta antidroga denominata Zefiro, che è la naturale prosecuzione dell’operazione “gemella” Levante, sono state trasferite da Lampedusa al porto di Porto Empedocle, con due motovedette dei carabinieri. Ad aspettare i mezzi navali dell’Arma decine di uomini e mezzi dei carabinieri, e i vertici del del Comando provinciale di Agrigento, il colonnello Vittorio Stingo, il tenente colonnello Vincenzo Bulla e il maggiore Marco La Rovere. Gli indagati sono stati portati nelle Case circondariali di Agrigento, Caltanissetta, Enna e Trapani. VIDEO
Tutti ad esclusione di Giovanni Blandina, a cui per l’età avanzata sono stati applicati i domiciliari, mentre l’undicesimo soggetto è stato rintracciato ad Agrigento e portato già in carcere poco più tardi. Devono rispondere di detenzione e spaccio di stupefacenti.
Complessivamente undici i soggetti raggiunti dal provvedimento di fermo della Procura di Agrigento: Antonino Di Maggio, 59 anni di Lampedusa; Sana Sarr, 66 anni, Waly Sarr, 36 anni, Mhaye Ibrahima, 44 anni, Gningue Lo Doudou, 32 anni, tutti senegalesi residenti a Lampedusa; Vincenzo Alessio Lo Verde, 34 anni di Erice residente a Lampedusa; Vincenzo Barbera, 30 anni di Mazara del Vallo residente a Lampedusa; Tony Sparma, 20 anni di Lampedusa; Nicola Minio, 45 anni di Ancona residente a Rimini e dei lampedusani Giovanni Blandina, 90 anni e Jacopo Blandina, 32 anni, rispettivamente padre e figlio di Ignazio Blandina.




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