Ad oggi, ci sono diverse migliaia di criptovalute diverse. Le prime due valute virtuali, Ethereum e Bitcoin, da sole rappresentano il 75% del settore delle criptovalute. La diversificazione nel mercato delle criptovalute ha, quindi, le sue peculiarità. In effetti, da un lato ci sono grandi criptovalute più liquide e dall’altro criptovalute più piccole, meno liquide e spesso più rischiose.
È, pertanto, importante distinguere le valute virtuali in base alle loro particolarità, alla loro volatilità, alle loro prestazioni e via dicendo. Ad esempio, oggi il Bitcoin è sinonimo di ricchezza, ma, non è sempre stato così.
Molto tempo dopo i suoi inizi, Bitcoin, infatti, era ancora scambiato per poche decine di euro. Il 2017 ha portato Bitcoin alla ribalta per la prima volta. Infatti, a dicembre 2017, il prezzo del Bitcoin è salito, fino a raggiungere i 16.000 euro. Questo episodio rialzista, per quanto importante, non è stato davvero significativo. In effetti, a quel tempo, la comunità Bitcoin era limitata. Questo aumento venne più attribuito a una bolla speculativa. Infatti, poco dopo, il prezzo è crollato e, poi, ha incontrato resistenza per lungo tempo intorno ai 10.000 euro. Il 2021 è, oggettivamente, un inizio anno boom per il Bitcoin.
A seguito della crisi covid-19, il prezzo del Bitcoin si è ripreso rapidamente. Da allora, il prezzo ha registrato il più grande periodo di aumento mai registrato. La dipendenza del Bitcoin dalla legge del mercato, è responsabile della elevata volatilità del suo prezzo. In effetti, l’equilibrio tra domanda e offerta è in continua evoluzione, rendendo complicate le proiezioni dei prezzi sulle criptovalute.
In un momento di incertezza economica, Bitcoin è considerato un rifugio sicuro, che attrae gli investitori. Oltre all’afflusso di piccoli investitori, è, poi, interessante notare che anche i grandi nomi si stanno ora rivolgendo a Bitcoin come, ad esempio, PayPal, Tesla, MicroStrategy, Blackrock e altri ancora. L’arrivo di così importanti investitori stimola inevitabilmente la domanda.
Ammettiamolo, il boom dei Bitcoin è appena iniziato! Bitcoin Trader aiuta di certo.
In linea generale, il mercato delle criptovalute è veramente diviso tra criptovalute piccole e grandi. Il dato che è considerevole, è che Bitcoin ed Ethereum, da sole, rappresentano quasi il 75% del mercato totale, il che fa presupporre a tutti, la loro importanza.
Questa estrema concentrazione si spiega con l’interesse di grandi investitori che, con la loro capacità, possono andare ad influenzare quasi tutti i movimenti del mercato. Tutte le altre valute virtuali, invece, rappresentano meno del 2% del mercato totale. Sembra quindi chiaro che le principali dinamiche di mercato siano definite su Bitcoin ed Ethereum. Di conseguenza, quando si scelgono le criptovalute, è importante distinguere le categorie principali.
Ogni categoria è più o meno rischiosa, liquida e vitale nel tempo. Pertanto, gli approcci di investimento sono diversi se si desidera investire in criptovalute. All’inizio, è preferibile, perciò, posizionarsi su criptovalute più grandi. Gli istituzionali, che sono fortemente investitori in Bitcoin ed Ethereum, hanno una grande influenza sul prezzo delle grandi criptovalute. Pertanto, Bitcoin ed Ethereum rimangono volatili, ma i loro prezzi sono generalmente meno frenetici della maggior parte delle piccole criptovalute.
In poche parole, sono i grandi investitori che rendono il mercato delle due principali criptovalute molto avvincente. Le grandi criptovalute, inoltre, beneficiano, anche, di una significativa copertura mediatica. Questo, infatti, aiuta anche a spiegare il forte aumento del prezzo del Bitcoin. La presenza di grandi investitori, inoltre, garantisce un minimo di liquidità ed evita un completo crollo dei prezzi. A titolo di esempio, si può accennare che il numero di utenti Bitcoin tra il 2018 e il 2020 è aumentato da 35 milioni a 100 milioni. Si prevede, andando a concludere, che questa cifra supererà i 200 milioni nei prossimi anni in termini di investimenti effettuati.
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