Al comune di Agrigento è cominciata la corsa a tappe (forzate) che dovrebbe portare entro la fine dell’anno all’approvazione del Bilancio di previsione 2018 da parte del Consiglio comunale. Si lavora e si è lavorato in questi mesi per allontanare lo spettro del dissesto. Il documento contabile che riporta le previsioni per il periodo successivo, ha già avuto l’ok della Giunta Comunale ma non quello del collegio dei revisori dei conti. L’ultima parola adesso spetta al Consiglio Comunale. La manovra arriverà in aula Sollano a breve. Ci sarà da consumare alcuni passaggi tecnici e la pubblica assise potrà finalmente esprimere il proprio parere.
“La proposta di bilancio previsionale con annessa relazione dei revisori è arrivata nell’ufficio di presidenza martedì scorso – spiega la presidente Daniela Catalano – pur avendo due giorni di tempo per trasmettere il tutto ai capigruppo e per notiziare i consiglieri, ho ritenuto utile inviare immediatamente una pec ad ogni esponente della pubblica assise”. A Palazzo San Domenico è tempo di ore piccole quindi, bisogna ingranare la marcia e accelerare.
La prima tappa è fissata per il 24 dicembre, quando scade il termine per presentare i relativi emendamenti. “Il 27 – annuncia la Catalano – ci sarà la prima seduta, ma a quel punto ogni consigliere avrà avuto il tempo per esaminare il documento”. C’è il timore però che la relazione del collegio dei revisori dei conti possa condizionare il voto di Aula Sollano. Il sindaco lancia un appello: “Mi aspetto da parte di tutto il consiglio comunale – ha detto Calogero Firetto – un atto di responsabilità. Abbiamo tagliato su tutto quello che potevamo – aggiunge il capo dell’esecutivo – ma ci sono delle cose che non possiamo ridurre come i servizi di assistenza disabili ad esempio ed altre spese essenziali per i cittadini”.
La mancata approvazione dello strumento contabile significherebbe tra l’altro rinunciare alla stabilizzazione del personale, problemi con il pagamento delle ditte e carenza di liquidità. “I tagli che abbiamo fatto – aggiunge il Sindaco – sono concreti, a cominciare dal ciclo dei rifiuti. Oggi paghiamo meno perché l’avvio della differenziata ci ha consentito di ridurre sul costo del personale del servizio di smaltimento. Abbiamo azzerato gli affitti, applicato una riduzione del costo del personale, dimezzato il numero di dirigenti e tagliate posizione organizzative, che sono passate da 23 a 12, due per settore”.
Ed ancora il sindaco fa riferimento all’opera di esternalizzazione che ha portato ad affidare ai privati, quindi sgravarsi dai costi di gestione, strutture come la Piscina Comunale ed il Palazzetto dello Sport. “Dal 2015 ai giorni nostri – aggiunge Firetto – abbiamo pagato più di 8 milioni di euro per un debito di oltre 48 milioni che abbiamo ereditato dalle gestioni passate. Il risultato – conclude – un bilancio di previsione che non fa spesa”. Adesso i consiglieri dovranno esaminare i conti e leggere il parere dei revisori che parla della presenza di uno squilibrio nel documento finanziario, con rilievi particolarmente stringenti rispetto ad esempio alla reale capacità di riscossione dell’Ente in termini di tasse non pagate dai cittadini.