Riavviata in Prefettura , ad Agrigento, l’attività del Nucleo di Supporto all’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata. Si è tenuta una riunione operativa , in video conferenza, coordinata dal Capo di Gabinetto, Cettina Pennisi. Sono
emerse situazioni di criticità connesse ad alcuni beni confiscati in via definitiva e già destinati. Alla riunione hanno preso parte qualificati rappresentanti dell’Agenzia Nazionale, nonchè della Questura, del Comando provinciale dei Carabinieri, del Comando provinciale della Guardia di Finanza e della DIA Sezione di Agrigento.
Nel corso dell’incontro è stata sottolineata l’importanza di garantire la “restituzione” alla collettività dei beni confiscati alle organizzazioni criminali, destinandoli a scopi sociali o istituzionali per la soddisfazione di esigenze collettive.
“A tal fine- fanno sapere dalla prefettura- la corretta gestione da parte degli Enti locali destinatari dei beni e di conseguenza il loro riutilizzo per fini sociali o istituzionali assume peculiare rilievo in un’ottica di sviluppo civile e di partecipazione.
Durante la riunione, è stata rappresentata la necessità di adottare tutte le opportune iniziative affinché i beni possano concretamente costituire risorse utili per il miglioramento del benessere economico locale.”
Il Nucleo di Supporto ha anche avviato un’attività di monitoraggio con gli Enti locali destinatari di beni confiscati, per l’effettivo impiego verificandone anche la coerenza dell’uso rispetto ai fini sociali ed istituzionali sottesi alla destinazione.