Il tribunale di Sciacca, presieduto da Antonio Tricoli con i giudici a latere Valentina Del Rio e Paolo Bono, ha condannato a 13 anni e 6 mesi di reclusione, per bancarotta fraudolenta, l’imprenditore riberese Carmelo Marotta di 54 anni. Condannate a 8 anni di reclusione ciascuno anche le sorelle Rosalia di 59 e Maria di 57 anni per concorso nella bancarotta. Per il reato di intestazione fittizia di beni è invece intervenuta la prescrizione.
I giudici hanno disposto nei loro confronti anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’inabilità all’esercizio di impresa. Sono stati giudicati responsabili, in particolare, di avere distratto dai conti correnti della società Edilservizi, di cui Carmelo Marotta era amministratore unico, 570 mila euro, e di averlo fatto con ripetuti prelievi (principalmente attraverso l’emissione di assegni in favore di terzi).
Movimenti che, per i giudici, erano privi di qualsiasi giustificazione contabile e commerciale, e che dunque erano estranei all’oggetto sociale generando un danno ai creditori della società. Il tribunale ha dichiarato il non doversi procedere nei confronti dei tre imputati in ordine all’ipotesi di reato di intestazione fittizia di beni. Assolto infine dall’accusa di truffa in concorso Filippo Lo Cicero, direttore tecnico della Edilservizi.
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