È arrivato il sì da Roma per la nuova rete ospedaliera in Sicilia che aumenta i posti letto nell’Agrigentino. I numeri dimostrano il lavoro di concertazione attuato in questi mesi: i posti letto sono cresciuti numericamente in tutti e cinque e presidi ospedalieri dell’agrigentino e non di meno anche le specialità offerte al cittadino in termini di assistenza sanitaria. Complessivamente nell’Asp di Agrigento sono previsti 126 posti letto in più, si passa da 761 a 887.
Al San Giovanni di Dio si passa da 274 posti letti a 313
All’ospedale «San Giovanni di Dio» di Agrigento, confermato Dea di primo livello, da 274 posti letti si passa a 313, quindi 39 posti letto in più. Nel presidio di base «Barone Lombardo» di Canicattì aggiunti 26 posti letto: da 92 diventano 118.
Al «San Giacomo d’Altopasso» di Licata si passa da 105 a 120.
Questa, invece, la situazione negli Ospedali Civili Riuniti di Sciacca che costituiscono Dea di primo livello: al «Giovanni Paolo II» di Sciacca 4 posti letto in più (da 230 a 234); nel presidio ospedaliero «Fratelli Parlapiano» i posti letto passano da 60 a 102. Queste le novità introdotte dall’assessore per la Salute Ruggero Razza a seguito delle osservazioni avanzate dalla sesta commissione dell’Ars: nell’ospedale di Agrigento la lungodegenza diventa Unità operativa complessa (Uoc ), la riabilitazione diventa Unità operativa semplice (Uos).
Nell’ospedale di Sciacca l’unità coronarica da Unità operativa semplice dipartimentale (Uosd) diventa Uos.
Nell’ospedale di Ribera previsto il servizio di Farmacia, in quello di Licata inserita una Uos di Farmacia.
Intanto la commissione Affari istituzionali dell’Ars ha dato parere favorevole alla nomina dei direttori generali. Il parere riguarda anche Giorgio Giulio Santonocito, nuovo manager dell’Aps di Agrigento.
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