Deve scontare la pena residua di 7 anni e 4 mesi di reclusione. In esecuzione dell’ordine di carcerazione, emesso venerdì, dopo la sentenza al processo scaturito dall’inchiesta antimafia “Vultur”, i carabinieri della Stazione di Camastra hanno arrestato il tabaccaio Calogero Piombo, 72 anni. L’uomo risultava essere sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Arrivata la condanna in via definitiva a 13 anni e 6 mesi, dalla Corte di Cassazione, per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentativo continuato di estorsione in concorso e rapina aggravata dal metodo mafioso, commessi a Camastra dal 2012 al 2016, il settantaduenne è stato arrestato e, dopo le formalità di rito, portato alla Casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo” di Agrigento.
Complessivi 17 anni e 6 mesi di reclusione sono stati inflitti a Rosario Meli, “u puparu”, ritenuto il capo della famiglia di Camastra e personaggio principale dell’inchiesta; 14 anni e 6 mesi al figlio Vincenzo, 52 anni, accusato di avere gestito gli affari della famiglia di Cosa Nostra in paese, e 22 anni di carcere, in continuazione con altre due condanne precedenti, sono stati inflitti, infine, a Calogero Di Caro, 76 anni, di Canicattì, ritenuto il capomafia del suo paese.
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