Al culmine di una discussione ha afferrato un coltello da cucina, ed ha minacciato di morte il genero anche quando riuscito a scappare, rifugiandosi unitamente agli altri suoi familiari, all’interno della propria autovettura. Ad evitare il peggio l’intervento provvidenziale e tempestivo dei poliziotti della sezione Volanti del Commissariato di Licata, guidati dal vice questore Cesare Castelli. L’aggressore, un sessantenne licatese, è stato denunciato in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento, per porto illecito di coltello, e minacce gravi. E’ successo l’altra sera, quando al centralino del 112, è giunta una segnalazione di una violenta lite in famiglia.
Gli agenti, accertata la gravità del fatto, sono giunti immediatamente sul posto, e rasserenati gli animi, hanno appreso che poco prima del loro arrivo, per dei motivi economici, un sessantenne aveva aggredito il proprio genero. In particolare è stato accertato che, al culmine di una accesa discussione tra i due familiari, il sessantenne, ha preso un coltello da cucina, minacciando l’altro che, per timore di gravi ripercussioni, ha avuto la prontezza di riflessi di allontanarsi rapidamente dall’abitazione, barricandosi unitamente ai componenti del nucleo familiare, all’interno della propria autovettura parcheggiata nelle vicinanze della palazzina.
Il sessantenne, oramai fuori di sé, gli è corso dietro e raggiunto il veicolo, dalla strada ha continuato a minacciare di morte il genero, tentando di sfondare con pugni i vetri della macchina, fortunatamente senza riuscire nell’intento. A questo punto l’uomo alla guida ha chiamato la Polizia, riuscendo repentinamente ad allontanarsi dal luogo, mettendosi al riparo dall’evidente pericolo per la propria incolumità, in attesa dell’arrivo dei poliziotti. Quest’ultimi, dopo avere riportato la calma, e appresi i motivi della baruffa tra i litiganti, hanno proceduto a denunciare del sessantenne.