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Home » Politica » Area Progressista: “Serve un assessorato alla Legalità. Agrigento cambi rotta”

Area Progressista: “Serve un assessorato alla Legalità. Agrigento cambi rotta”

9 Dicembre 2025
in Politica
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Area Progressista: “Serve un assessorato alla Legalità. Agrigento cambi rotta”

Una proposta destinata a far discutere irrompe nel dibattito politico agrigentino: un assessorato alla Legalità e alla Trasparenza, pensato per scandagliare ogni atto amministrativo “ai raggi X” e ristabilire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini.
A lanciarla è Nuccio Dispenza, portavoce dell’Area Progressista, nel giorno in cui l’associazione Libera diffonde il suo rapporto annuale su corruzione e illegalità nel Paese.

“Un assessorato alla Legalità e alla Trasparenza perché non ci siano un solo atto e una sola interlocuzione del Comune che non siano stati prima passati ai raggi X – afferma Dispenza –. Sarà la prima, rivoluzionaria introduzione dei progressisti per dare un’inversione a U alla città. E un riferimento si potrà trovare nelle esperienze, nelle professionalità e nei valori etici che Libera raccoglie”.

La presa di posizione arriva in un momento delicato per il territorio: mentre Agrigento resta indietro nelle classifiche nazionali su servizi e qualità della vita, il report di Libera colloca la Sicilia tra le aree che guidano la classifica dei casi più gravi di corruzione e malaffare.

“Questa volta ci troviamo tra chi guida l’inquietante classifica dei cattivi – sottolinea la nota progressista –. Senza contare che, per esempio ad Agrigento, resta ampio il terreno dell’impunità, che suona come un ulteriore oltraggio alla vita della comunità. Soldi pubblici rubati allo sviluppo, al lavoro, all’impresa sana”.

Un affondo diretto, che richiama il cuore dell’analisi di Libera: la corruzione non è una fatalità, ma un prodotto di scelte precise.
“Favoritismi, clientela spregiudicata e mazzette, la corruzione sistemica e uno Stato in ostaggio dei soliti noti non sono un destino – evidenzia Dispenza –. Sono il risultato di scelte scellerate e interessate, di connivenze, di omissioni, ma anche di silenzi complici”.

Da qui l’appello finale a una responsabilità collettiva:
“Anche per Agrigento è possibile scegliere – conclude –. Scegliere di stare dalla parte giusta; scegliere valori alternativi a quelli oggi dominanti; scegliere integrità, trasparenza, legalità e giustizia sociale; decidere di bandire ogni sfumatura di illegalità”.

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