Rino La Mendola non ha bisogno di presentazioni, architetto, oggi è il presidente dell’Ordine provinciale degli Architetti di Agrigento ma la sua notorietà la si deve anche all’incarico di Capo del Genio Civile di Agrigento. Laureato con lode nel 1983. E’ stato Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Agrigento, per sei mandati consecutivi, da Giugno 1996 a Febbraio 2011; è stato Presidente della Consulta Regionale degli Ordini degli Architetti della Sicilia, dal 1997 al 1998 e dal 2004 al 2011. E’ stato anche Vice Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti e componente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici dal 2011 al 2021. Nel maggio dello scorso anno, è stato rieletto Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Agrigento per il mandato 2021-2025.
- Parliamo della questione legata all’allarme idrogeologico del territorio. Ogni volta che piove ci tocca incrociare le dita. Che cosa si sta facendo per arginare questa emergenza?
- Si sente molto parlare di rigenerazione urbana. Lo stop al costruito è una parola d’ordine ancora attuale?
- Come abbiamo detto lei è anche il Capo del Genio Civile di Agrigento, a breve partiranno dei lavori per il Porticciolo turistico di San Leone, ci vuole dire di cosa si tratta?
- Del Porticciolo di San Leone si parla tanto, questi interventi sono sufficienti?
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- Secondo gli architetti, cosa ha bisogno la città di Agrigento per promuovere il proprio rilancio socio-economico?
- E poi rimane l’atavico isolamento infrastrutturale della città dei templi e la mancanza di investimenti del PNRR sul territorio agrigentino.