Una Seap Dalli Cardillo dai due volti esce sconfitta a Modica, al tie breack, dopo una partita dominata per oltre due set.
Incredibile quello che si è visto stasera nel bellissimo impianto del Palarizza, praticamente due partite in una! La prima è durata i due set iniziali e gran parte del terzo, poi, sul più bello per le agrigentine, giunte ad un solo pallone dalla vittoria per 3-0, si è spenta la luce, permettendo così la spettacolare rimonta della squadra di casa, che ha così meritatamente prevalso dopo quasi due ore e trenta minuti di contesa.
Primo set che va avanti senza sussulti, dopo un inizio equilibrato (7-7) la squadra di Dagioni prende lentamente qualche punto di vantaggio (12-8 e 16-12), la Caracuta distribuisce il gioco in maniera particolarmente equilibrato, coinvolgendo tutte le attaccanti, e così, pur senza strappi importanti nel punteggio, la frazione scivola via senza problemi per le aragonesi, che lo chiudono per 25-19. Il secondo set, dopo il consueto inizio equilibrato (4-4), vede Modica mettere la testa avanti sino al 7-10 e 9-12, ma pronta è la reazione della Seap, che, condotta per mano da capitan Moneta, piazza un break che la porta prima al 18-15, per poi chiudere agevolmente anche la seconda frazione per 25-17. Si va così al terzo set, con l’inerzia della gara evidentemente dalla parte delle agrigentine, che conducono anche questa frazione per 7-5 prima e 14-12 dopo, sembrano in pieno controllo della gara e sul 21-18 tutto sembra dirigersi verso un rotondo 3-0 ospite. Partita finita? Chi lo pensa non conosce bene Modica, ma purtroppo la verità è che non conosce bene Aragona. Infatti ha inizio un clamoroso black-out delle ragazze di Dagioni, che consentono la spettacolare rimonta delle ragazze iblee, che guidate da una meravigliosa Fabiola Ferro, nel ruolo dell’ex di turno, recuperano sino al 23-23, annullano due match-ball e si aggiudicano il parziale per 28 a 26 con una schiacciata vincente del loro capitano (per la Ferro saranno ben 10 i punti nel solo terzo set).
Si va al quarto set, ed i timori,da parte aragonese, di assistere ad un altra partita rispetto a quella appena vista, trovano conferma. Modica entra in campo con uno spirito diverso, azzera praticamente gli errori che nei primi due set e mezzo avevano spianato la strada alla Seap, in difesa non lasciano cadere più un pallone, e la Turlà può variare il gioco d’attacco, con Liguori e Gridelli, oltre all’imprendibile Ferro. La frazione, dopo un lungo equilibrio (7-7 e 17-17), prende la strada delle padrone di casa, che piazzando un break di 5 punti consecutivi, allungano la partita al tie breack, il terzo stagionale per la squadra della Seap.
Tra le ragazze agrigentine la paura di aver buttato al vento un’occasione irripetibile è ormai evidente, al contrario delle avversarie, ormai in preda ad un entusiasmo travolgente; si va avanti punto a punto sino al 7-7, poi Modica inesorabilmente si allontana, schiacciata dopo schiacciata (11-9 e 13-10) per chiudere 15-12 meritatamente, con un attacco della migliore in campo per distacco: Fabiola Ferro.
Sabato prossimo incontro decisivo al PalaNicosia contro l’Akademia Messina, che precede di un punto la Seap, avendo espugnato al tie breack il campo del Reggio Calabria. Servirà sicuramente recuperare morale, determinazione ed anche un pò di salute,( ricordiamo che oggi nessun cambio oggi è stato effettuato in casa agrigentina, data l’indisponibilità contemporanea di Silotto, Ruffa, Beltrame, Baruffi, e che la Murri ha potuto giocare solo grazie ad una infiltrazione) per raggiungere l’obiettivo del primo posto, che, nonostante il suicidio visto stasera a Modica, è ancora alla portata della Seap Dalli Cardillo Aragona.
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